"A Maronna t'accumpagne". Con queste parole il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha accolto Papa Francesco a Scampia, seconda tappa della sua prima visita pastorale a Napoli dove il Papa ha indirizzato il suo discorso sulla corruzione, parlando a braccio e
usando espressione assai colorite per stigmatizzare la corruzione. "Una parola che si usa molto oggi, il giudice ha detto corruzione. Se noi chiudiamo la porta ai migranti, se noi togliamo il lavoro e la dignità alla gente, comesi chiama: si chiama corruzione". Tra gli applausi ha poi proseguito: "Una cosa corrotta è una cosa sporca. La corruzione spuzza e la società corrotta spuzza. E un cristiano che lascia entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, spuzza". Davanti a oltre 60mila fedeli affluiti in piazza del Plebiscito per assistere alla celebrazione della messa, Papa Francesco nell'omelia ha lanciato alla città un appello toccante e appassionato. "Cari napoletani, largo alla speranza e non lasciatevi rubare la speranza. Non cedete alle lusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti. Questo è pane per oggi e fame per domani. Reagite con fermezza alle organizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, che sfruttano e corrompono i poveri e i deboli". Dopo un pranzo con i carcerati di Poggioreale, il Pontefice si è recato nel Duomo di Napoli dove il sangue di san Gennaro contenuto [...]
Nessun commento:
Posta un commento