Il ministero della Giustizia smentisce di aver affidato una consulenza ad Adriano Sofri. Una presenza tra gli "esperti" nominati dal ministro della Giustizia Andrea Orlando per riformare il sistema penitenziario italiano che aveva scatenato critiche e
Fonte: Ministero della Giustizia
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polemiche. "Gli Stati generali sull'esecuzione della pena appena avviati dal Ministero della Giustizia - spiega in una nota diramata dal ministero della Giustizia, Glauco Giostra, Coordinatore del Comitato Scientifico degli Stati Generali dell'esecuzione penale - costituiscono una innovativa procedura di consultazione pubblica, da sviluppare essenzialmente attraverso il dibattito telematico, sui temi collegati alla pena e alla sua percezione sociale, cui partecipano magistrati, dirigenti penitenziari, educatori penitenziari, garanti dei detenuti, professori e ricercatori universitari, avvocati, rappresentanti del volontariato e dell'associazionismo civile, ma come tale aperta ad ogni contributo di idee e di esperienze, anche delle persone detenute o che sono state tali perché definitivamente condannate". Dunque, sottolinea Giostra, "con tutta evidenza, in nessun modo può la partecipazione a quella procedura considerarsi come un incarico di consulenza, trattandosi unicamente della promozione di un dibattito pubblico intorno ai temi del carcere, della pena e della condizione delle vittime dei reati finalizzato all'elaborazione delle proposte invece richieste dal ministro ad un apposito Comitato scientifico, composto da eminenti personalità accademiche e della società civile". La nomina del leader di Lotta Continua, condannato a 22 anni di carcere (ma da tempo in libertà) quale mandante dell'omicidio del Commissario di Polizia Luigi Calabresi avvenuto a Milano nel 1972, ha scatenato le dure reazioni dei sindacati di Polizia Sappe e Sap. Intanto, Sofri ha deciso di rinunciare all'incarico.
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