Catania, lotta al caporalato e lavoro nero: sanzioni per 69 mila euro

I Carabinieri di Catania negli ultimi giorni hanno ulteriormente intensificato il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. I controlli svolti nella provincia catanese fra Caltagirone, Granieri e Licodia Eubea, hanno confermato ancora i risultati già notevoli
nell'emersione del "lavoro nero". L'impegno dei Carabinieri è quello di tutelare i lavoratori stessi e quegli imprenditori che seguono la via dell'osservanza, al fine di garantire una libera e corretta concorrenza. Anche in questo caso sono stati impegnati i rispettivi Comandanti delle Stazioni territoriali che hanno dato fondamentali riscontri all'attività informativa esperita preventivamente dai militari del Nil di Catania. Gli operanti hanno controllato 7 aziende prevalentemente dedite alla raccolta di uva; scoperti 14 lavoratori in nero (4 italiani, 1 maliano, 5 rumeni, 3 albanesi e 1 egiziano) su 48 posizioni lavorative controllate; sospesa  1 attività imprenditoriale; contestate nel complesso 69.000 euro di sanzioni amministrative; recuperare contributi e premi assicurativi per 18.600 euro. In particolare in un'azienda agricola di Granieri sono stati scoperti 5 lavoratori in nero su 5 presenti; in un'azienda di Licodia Eubea, sono stati scoperti 2 lavoratori in nero su due presenti ed essendo extracomunitari senza permesso di soggiorno per lavoro subordinato, il titolare è stato deferito per la violazione dell'art. 22 del DLgs 286/98. Uno dei due, albanese, è stato espulso per mancanza del permesso di soggiorno, mentre l'altro, anch'esso albanese e in possesso di un permesso di soggiorno a fini turistici in corso di validità, è stato rilasciato. Per i controlli in agricoltura, svolti in sinergia con l'Inps provinciale e regionale, i Carabinieri osservano la corretta applicazione del Jobs Act, ma anche della L. 11 agosto 2014, n. 116. Le attività di controllo proseguiranno intense nei prossimi giorni.


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