Catania, ok da Italia per droni armati Usa da base Sigonella su Libia

Il governo italiano ha dato il permesso a droni armati statunitensi di partire dalla base di Sigonella, in Sicilia, per condurre operazioni militari contro l'Isis in Libia e tutto il Nord Africa. Lo ha rivelato il Wall Street Journal, che parla di una "svolta" dopo oltre un anno di
negoziazioni. La notizia è stata confermata dal governo italiano. Secondo quanto riportato da fonti dell'amministrazione statunitense, il via libera di Roma è arrivato il mese scorso a una condizione: i droni possono essere usati "solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia". "Per stringere i tempi ed evitare inutili mediazioni all'interno della Nato, l'attacco Usa dovrebbe avvenire solo con l'appoggio della Gran Bretagna, mentre all'Italia verrebbe chiesto l'uso logistico della base militare di Sigonella per i rifornimenti". In realtà Washington voleva il via libera per operazioni "offensive", che colpiscano le roccaforti delle dello Stato islamico in Libia. Venerdì scorso l'attacco al campo di addestramento di Sabrata è stato compiuto dagli F15 americani, che hanno dovuto decollare dalla base militare di Lakenheath, in Inghilterra. Il ministero della Difesa, confermando la notizia dell'accordo tra Washington e Roma, ha sottolineato come l'attività non sia ancora iniziata e dovrà essere sottoposta, di volta in volta, all'autorizzazione del governo, che ha chiesto precisi limiti. L'intesa è considerata un importante passo in avanti per la Casa Bianca e il Pentagono, che da tempo stanno lavorando per aumentare la pressione militare sull'Isis anche al di fuori di Siria e Iraq. Nella base siciliana di Sigonella sono stanziati da tempo droni Usa da ricognizione del tipo RQ-4 Global Hawk della Northrop-Grumman.

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