La Guardia di Finanza, congiuntamente con la Polizia Nazionale della Colombia e la Dea, ha arrestato 33 persone tra Italia e Colombia accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Sequestrate oltre 11 tonnellate di
cocaina che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato al sodalizio criminale circa 3 miliardi. L'operazione antidroga, denominata "Due Mari", è stata condotta dai Finanzieri della sezione Goa del Gico di Catanzaro in collaborazione con la Polizia Nazionale Colombiana e con la Dea e Cpb americana. Il filone italiano dell'inchiesta, diretta dalla Dda di Reggio Calabria, ha permesso di identificare 15 narcotrafficanti responsabili di aver importato nel territorio nazionale oltre 240 chili di cocaina purissima. Le Fiamme gialle sono riuscite, altresì, a monitorare le transazioni monetarie finalizzate alla consegna del denaro necessario per finanziare l'acquisto dello stupefacente. In alcune occasioni, in particolare, l'organizzazione indagata si è avvalsa di una struttura parallela dotata di un'apposita batteria di corrieri che prelevavano il danaro dagli acquirenti calabresi per poi farlo giungere ai fornitori d'oltreoceano. Il sodalizio criminale aveva quali principali promotori i fratelli Franco e Giuseppe Cosimo Monteleone, punti di riferimento e capisaldi storici del narcotraffico internazionale nella locride.
cocaina che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato al sodalizio criminale circa 3 miliardi. L'operazione antidroga, denominata "Due Mari", è stata condotta dai Finanzieri della sezione Goa del Gico di Catanzaro in collaborazione con la Polizia Nazionale Colombiana e con la Dea e Cpb americana. Il filone italiano dell'inchiesta, diretta dalla Dda di Reggio Calabria, ha permesso di identificare 15 narcotrafficanti responsabili di aver importato nel territorio nazionale oltre 240 chili di cocaina purissima. Le Fiamme gialle sono riuscite, altresì, a monitorare le transazioni monetarie finalizzate alla consegna del denaro necessario per finanziare l'acquisto dello stupefacente. In alcune occasioni, in particolare, l'organizzazione indagata si è avvalsa di una struttura parallela dotata di un'apposita batteria di corrieri che prelevavano il danaro dagli acquirenti calabresi per poi farlo giungere ai fornitori d'oltreoceano. Il sodalizio criminale aveva quali principali promotori i fratelli Franco e Giuseppe Cosimo Monteleone, punti di riferimento e capisaldi storici del narcotraffico internazionale nella locride.
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