Il governo di Bogotà e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno firmato ufficialmente l'accordo di pace che mette fine al conflitto armato che ha causato, negli ultimi 52 anni, almeno 220mila morti e quasi 7 milioni di
sfollati. Juan Manuel Santos, presidente della Colombia, e Rodrigo Lodrono alias "Timochenko", comandante delle Farc hanno sottoscritto il testo dell'intesa a Cartagena de Indias, dinanzi a 2.500 ospiti tutti vestiti di bianco. L'accordo arriva dopo quasi 4 anni di negoziati che si sono svolti sotto gli auspici del regime di Cuba, che negli anni '60 e '70 avevano appoggiato la guerriglia di ispirazione marxista-leninista. Presente alla cerimonia anche Raul Castro, insieme ad altre autorità straniere, tra le quali il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Poco prima della cerimonia della firma, nella vicina chiesa di san Pedro Claver, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ha presieduto una veglia di riconciliazione. La pace in Colombia, però, non sarà totale fino a quando anche l'Esercito di Liberazione Nazionale (Eln), con i suoi 1.500 combattenti ancora attivi, non avrà detto addio alle armi. Domenica 2 ottobre saranno i colombiani chiamati a esprimersi in un referendum a favore o contro l'accordo di pace. L'Unione Europea ha dato il suo appoggio e sospeso le Farc dalle lista delle organizzazioni terroristiche.
Via: AGI
Foto: Reuters
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