L'Office of Emergency Services della California (CalOES) ha emesso un avviso ai residenti delle contee di Ventura, San Diego, San Bernardino, Riverside, Arancione, Los Angeles, Kern e Imperial, sulla possibilità che ci sia un "importante" evento sismico entro il prossimo
4 ottobre. Secondo un rapporto dei sismologi dell'US Geological Survey (USGS) sono state registrate in 24 ore più di 140 scosse di magnitudo compresa tra 1.4 a 4.3 sotto il cosiddetto "Salton Sea", un lago a nord di San Diego. Gli esperti temono che questo "sciame sismico" possa produrre un effetto "contagio" che risvegli la pericolosa faglia di Sant'Andrea, che attraversa lo Stato da nord a sud. I tremori sono stati registrati ad una profondità compresa tra 4 e 9 chilometri nei pressi di una serie di faglie trascorrenti che collegano la punta meridionale di Sant'Andrea con l'Imperial Valley. Secondo gli esperti, comunque, la possibilità di un forte terremoto (il temuto "Big One") potrebbe essere tra l'1 e il 3%. E che cos'è esattamente il Big One? I sismologi parlano di un sisma di magnitudo 7 o superiore, che potrebbe scuotere la California meridionale per più di due minuti. "San Diego è una zona altamente sismica. Dobbiamo sempre essere pronti e non abbassare la nostra guardia", ha dichiarato Mark Ghilarducci, direttore di CalOES. Una catastrofe naturale di tale portata potrebbe lasciare più di 1.800 morti e 50.000 feriti, e causare danni per oltre 200.000 milioni di dollari. L'ultima volta che la faglia di San Andrea ha generato un sisma nel sud della California è stata nel 1857, con un devastante terremoto di magnitudo 7,9 sulla scala Richter. Da allora la frattura è rimasta più o meno "tranquilla", ma continua ad accumulare tensione inesorabilmente.
Fonte: Gizmodo
Via: Mundo Espanico
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