E' salito a 72 morti, tra cui almeno venti bambini, il bilancio dell'attacco aereo condotto ieri con gas tossici su Khan Sheikhun, città della provincia di Idlib, nella Siria nordoccidentale. Lo hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr),
un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna. Secondo le testimonianze raccolte, le vittime presentavano tutti gli stessi sintomi causati da un attacco con armi chimiche, in particolare cloro o gas nervino Sarin. Un ospedale da campo dove erano stati appena ricoverati i feriti è stato colpito in un altro raid, secondo fonti degli attivisti. Le forze armate siriane hanno negato qualsiasi coinvolgimento nel presunto attacco chimico. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dal ministero della Difesa russo, all'origine dell'attacco ci sarebbe un bombardamento dell'aeronautica siriana contro un deposito terroristico in cui erano contenute sostanze tossiche usate per produrre proiettili contenenti agenti chimici. I presidenti di Turchia e Russia, Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, hanno discusso in una telefonata del raid. Intanto Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno messo a punto e proposto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu una risoluzione che condanna l'attacco e chiede un'inchiesta su quanto avvenuto. Un'indagine congiunta di Nazioni Unite e Osservatorio sulle armi chimiche in precedenza aveva accusato il governo di Damasco di attacchi con gas tossici. Nel corso della guerra civile in Siria le parti in lotta hanno più volte denunciato su entrambi i fronti l'uso di armi chimiche. Khan Sheikhun, sotto il controllo dell'Esercito libero siriano (Esl), conta 75mila abitanti, molti dei quali profughi dalla vicina provincia di Hama.
Fonte: AKI
Via: RaiNews24
Foto: AGI Video
Nessun commento:
Posta un commento