L'Aia, indagine internazionale antipedofilia sul deep web: 368 arresti

Il principale responsabile di Playpen, uno dei più grandi siti web di abusi sessuali sui minori, con più di 150.000 utenti in tutto il mondo, è stato condannato a 30 anni di carcere negli Stati Uniti. Lo afferma Europol in una nota. La rimozione di Playpen ha portato a
una delle più grandi e complesse indagini mai intraprese in questo campo. Finora, solo in Europa, sono 368 i sospettati di abusi sessuali su minori che sono stati arrestati o condannati. Playpen è un sito web sulla Darknet, parte di Internet dove l'identità e la posizione degli utenti sono nascoste dalle analisi attraverso tecniche di anonimizzazione. Pochi mesi dopo che il sito è stato creato, nel mese di dicembre 2014, l'Fbi ha sequestrato una copia del sito e ha arrestato tre curatori di Playpen. L'amministratore è stato condannato a 30 anni di carcere all'inizio dell scorsa settimana in North Carolina; gli altri due sono stati condannati a 20 anni di reclusione ciascuno. Il sito Playpen era stato strutturato per consentire ai suoi utenti di accedere facilmente a una vasta gamma di materiale di sfruttamento e abuso minorile. Nel mese di gennaio 2015, con il sostegno di Europol e altre forze dell'ordine in tutto il mondo, l'Fbi e il Dipartimento della Giustizia statunitense (Doj) hanno lanciato l'operazione "Pacifier", nel tentativo di rintracciare i migliaia di membri del sito pedopornografico. Il ruolo di Europol è stato quello del controllo incrociato e delle analisi dei dati ricevuti al fine di individuare gli indagati situati principalmente in Europa. Questo ha portato finora a 368 arresti o condanne in diversi Paesi europei (870 in tutto il mondo) e all'identificazione di 259 bambini vittime di abusi sessuali o salvati dai loro aguzzini al di fuori degli Stati Uniti. Alcune indagini sono ancora in corso.

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