libera del Senato. La proposta di legge in discussione da più di un anno a Montecitorio modifica l'articolo 52 del codice penale. Secondo il nuovo testo, a chi reagirà ad una rapina in casa, di notte, sarà riconosciuta la legittima difesa, fermo restando che la reazione dovrà essere proporzionata al pericolo. Viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un'aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l'altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio. La legge modifica anche l'articolo 59 del codice penale che disciplina le circostanze attenuanti della colpa. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall'aggressore. Infine, nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Si tratta di un onere per l'erario stimato in 295.200 euro a decorrere da questo anno.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Roma, ok dalla Camera a ddl sulla legittima difesa: passa al Senato
libera del Senato. La proposta di legge in discussione da più di un anno a Montecitorio modifica l'articolo 52 del codice penale. Secondo il nuovo testo, a chi reagirà ad una rapina in casa, di notte, sarà riconosciuta la legittima difesa, fermo restando che la reazione dovrà essere proporzionata al pericolo. Viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un'aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l'altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio. La legge modifica anche l'articolo 59 del codice penale che disciplina le circostanze attenuanti della colpa. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall'aggressore. Infine, nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Si tratta di un onere per l'erario stimato in 295.200 euro a decorrere da questo anno.
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