La Polizia maltese ha fermato 10 soggetti, tutti maltesi e la maggior parte con precedenti penali, nell'ambito dell'indagine sull'omicidio della giornalista-blogger Daphne Caruana Galizia, 53 anni, avvenuto il 16 ottobre scorso con un'autobomba. Durante la
maxi operazione, eseguita con l'ausilio di forze speciali nella zona portuale di "Marsa" e in altre parti dell'isola, sono state sequestrate diverse armi e altro materiale illegale. Il primo ministro del paese, Joseph Muscat, ha spiegato in conferenza stampa che c'è un "ragionevole sospetto" che i fermati sono coinvolti nell'uccisione di Caruana Galizia, la popolare blogger che ha denunciato la corruzione politica ad alto livello, loschi rapporti di affari e la criminalità organizzata sull'isola. Al momento c'è riserbo sull'identità dei fermati nell'attesa degli interrogatori. Il raid, portato a termine lunedì scorso, è il primo passo avanti sulle indagini svolte dalla Polizia maltese, aiutata dagli esperti dell'Fbi, dell'Europol, nonchè dei servizi di sicurezza finlandese e olandese. L'ondata di arresti arriva pochi giorni dopo che una delegazione del Parlamento europeo da Bruxelles ha visitato il paese membro dell'Ue e ha avvertito che lo stato di diritto stava fallendo, con le autorità che mostravano un "alto grado di mancanza di volontà di indagare". Galizia ha contribuito a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti "Malta Files", inchieste giornalistiche che hanno travolto il governo della Valletta. Il suo cadavere, carbonizzato, era stato trovato nella sua Peugeot 208 a poca distanza da casa, a Bidnija. La sua uccisione ha scatenato le proteste sull'isola, con migliaia di persone che hanno marciano contro quello che alcuni hanno chiamato "stato mafioso".
maxi operazione, eseguita con l'ausilio di forze speciali nella zona portuale di "Marsa" e in altre parti dell'isola, sono state sequestrate diverse armi e altro materiale illegale. Il primo ministro del paese, Joseph Muscat, ha spiegato in conferenza stampa che c'è un "ragionevole sospetto" che i fermati sono coinvolti nell'uccisione di Caruana Galizia, la popolare blogger che ha denunciato la corruzione politica ad alto livello, loschi rapporti di affari e la criminalità organizzata sull'isola. Al momento c'è riserbo sull'identità dei fermati nell'attesa degli interrogatori. Il raid, portato a termine lunedì scorso, è il primo passo avanti sulle indagini svolte dalla Polizia maltese, aiutata dagli esperti dell'Fbi, dell'Europol, nonchè dei servizi di sicurezza finlandese e olandese. L'ondata di arresti arriva pochi giorni dopo che una delegazione del Parlamento europeo da Bruxelles ha visitato il paese membro dell'Ue e ha avvertito che lo stato di diritto stava fallendo, con le autorità che mostravano un "alto grado di mancanza di volontà di indagare". Galizia ha contribuito a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti "Malta Files", inchieste giornalistiche che hanno travolto il governo della Valletta. Il suo cadavere, carbonizzato, era stato trovato nella sua Peugeot 208 a poca distanza da casa, a Bidnija. La sua uccisione ha scatenato le proteste sull'isola, con migliaia di persone che hanno marciano contro quello che alcuni hanno chiamato "stato mafioso".
Vie: The Guardian | Independent
Foto: The Malta Police
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