Washington, attacco in Siria di Stati Uniti con Regno Unito e Francia

Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno lanciato più di 100 missili da crociera e aria-terra su obiettivi di ricerca, stoccaggio e militari siriani. L'attacco, in risposta a un presunto attacco chimico a Douma, ha avuto inizio intorno alle 21 ora di Washington, le tre del mattino in Italia.
Donald Trump ha dunque sciolto le riserve e ha ordinato la rappresaglia in stretto coordinamento con Londra e Parigi. Lo ha fatto in diretta tv in un discorso alla nazione, in cui ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito "un mostro che massacra il proprio popolo". Per ora si è trattato di una "one night operation", un'operazione unica durata poco più di un'ora, nel corso della quale sono stati colpiti principalmente tre obiettivi, come ha spiegato il Pentagono: un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito di stoccaggio per armi chimiche a ovest della città di Homs e un importante posto di comando situato nei pressi del secondo obiettivo. I missili sono partiti sia da alcuni bombardieri sia da almeno una delle navi militari americane posizionate nelle acque del Mar Rosso. La prima risposta di Mosca, stretta alleata di Damasco, è arrivata dopo l'annuncio della fine della prima ondata di raid e di bombardamenti: "Le azioni degli Usa e dei loro alleati non resteranno senza conseguenze", ha detto l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov. Secondo molti osservatori gli obiettivi da colpire sarebbero stati condivisi con Mosca, non fosse altro che per evitare incidenti e non colpire postazioni russe in Siria. Le Forze armate siriane hanno confermato che sono stati colpiti obiettivi del regime e che la difesa ha intercettato e abbattuto un notevole numero di missili dopo aver risposto all'attacco con "grande efficienza".




Via: RaiNews24
Foto: Abc News

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