La polizia giapponese ha diffuso il nome del sospetto piromane che avrebbe appiccato l'incendio alla sede della Kyoto Animation in cui sono morte 34 persone il 18 luglio. Shinji Aoba, 41 anni, è in custodia all'ospedale dove viene curato per le ustioni. Il
sospetto ha subito ustioni sul viso, sul petto e sulle gambe. Testimoni hanno detto che Aoba ha confessato il massacro mentre veniva arrestato. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, avrebbe attaccato la compagnia di animazione per aver rubato le sue idee ma il movente del gesto non è stato ancora chiarito. Nel 2012, Aoba è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver tentato di rapinare un negozio con un coltello. Gli uffici dello studio si animazione, che produce famosissimi cartoni animati, si trovano in un'area residenziale nella città di Kyoto, a 30 miglia a nord di Osaka. Le fiamme sono divampate all'interno dell'edificio alle 10.30 circa ora locale e i Vigili del fuoco hanno impiegato circa cinque ore per domare l'incendio. Gli abitanti del quartiere hanno raccontato di aver sentito una serie di esplosioni e poi di aver visto una fitta coltre di fumo nero uscire dal palazzo. Al momento del rogo c'erano circa settanta persone nello studio di produzione, conosciuto con il nome di Kyo-Ani. Giovedì, Aoba avrebbe fatto irruzione nell'edificio portando con sé 40 litri di benzina e una borsa piena di martelli e coltelli e l'ha incendiata. Oltre ai 34 membri dello studio che hanno perso la vita nel rogo, trentacinque sono rimasti feriti. Qualcuno è riuscito a uscire ma più della metà degli impiegati è rimasta bloccata nel palazzo di tre piani. Le strade strette inoltre hanno reso difficile alle decine di veicoli di emergenza di raggiungere l'edificio. Il bilancio delle vittime è uno dei più gravi degli ultimi anni in Giappone. Secondo gli esperti di sicurezza dell'edilizia, l'alto numero di morti e feriti si deve al fatto che le scale a chiocciola, usate per collegare i tre piani su una superficie di 700 metri quadri, hanno agevolato la propagazione delle fiamme e del fumo. Solidarietà da tutto il mondo per la casa produttrice di "manga" e "anime".
Fonte: AP News
Via: The Guardian
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