Uccisa davanti a figlia, due fermi. Viterbo, si tratta di pregiudicati


Viterbo, 17 mag. (Tgcom) - Due persone sono state fermate dai carabinieri di Civita Castellana nell'inchiesta sull'omicidio di Marcella Rizzello. La donna di 30 anni fu assassinata in casa il 3 febbraio, sotto gli occhi della figlia Giada di 14 mesi. I fermati sarebbero due pregiudicati, uno dei quali di origine campana. La donna fu ritrovata esanime, con ferite di arma da taglio al torace, dal compagno al ritorno dal locale in cui lavora come barista. La coppia fermata è stata interrogata. Lui, arrestato a Civita Castellana il 12 maggio scorso durante una rissa per gelosia finita a coltellate, è considerato il presunto assassino di Marcella Rizzello. Si tratta di un napoletano di 35 anni, residente nel Viterbese.
I carabinieri della compagnia di Civita Castellana e del comando provinciale di Viterbo sono risalti a lui attraverso l'esame del dna a cui è stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale per le ferite da arma da taglio che aveva subito. Tra i fermati c'è anche la sua compagna, un donna polacca, per la quale l'uomo aveva scatenato la rissa col suo precedente convivente, un operaio di 39 anni residente a Fabrica di Roma. Secondo i carabinieri nell'omicidio della Rizzello sarebbero coinvolte anche altre persone che sono state interrogate. (Tgcom)

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