Mafia: Dna individua l'attentatore dell'Addaura e scagiona 007

Il Dna, estratto da una maglietta ritrovata sul luogo del fallito attentato dell'Addaura contro il giudice Giovanni Falcone, appartiene ad uno degli esecutori materiali. Si tratta del boss Angelo Galatolo, classe 1966, già condannato per l'episodio. È quanto emerge dal test eseguito dagli agenti del gabinetto della Polizia scientifica di Roma, che hanno accertato che non appartiene nè al poliziotto Antonino Agostino nè al collaboratore del Sisde Emanuele Piazza, scomparsi poco dopo il fallito attentato all'Addaura. Così dopo 21 anni dalla vicenda trova conferma la ricostruzione che venne fatta dal pentito Angelo Fontana. Il test sulla maglietta ha così escluso la presenza dei due uomini dello Stato sulla scogliera palermitana antistante la villa in cui il giudice Giovanni Falcone trascorreva le vacanze: Agostino e Piazza che secondo quanto sostenuto dal confidente dei carabinieri del Ros Luigi Ilardo e dal pentito Vito Lo Forte, avrebbero avuto un ruolo nel piazzare il tritolo che avrebbe dovuto uccidere, il 21 giugno del 1989, il magistrato (poi assassinato a Capaci tre anni dopo) e i suoi colleghi svizzeri Carla Del Ponte e Claudio Lehmann. La Scientifica, però, avrebbe estratto anche altri tre profili genetici dalla cinghia di una maschera, da un telo e da una muta lasciati dai sicari. Per il momento, però, i codici genetici non sarebbero stati identificati.

Fonte: Il Corriere

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