I carabinieri di Cosenza hanno eseguito oggi 12 fermi nei confronti di altrettanti pregiudicati considerati affiliati della cosca Abbruzzese, egemone nel territorio dell'alto Jonio cosentino, e accusati di stare pianificando un imminente attentato alla vita di un magistrato della procura distrettuale antimafia di Catanzaro. È Vincenzo Luberto il magistrato sul quale si erano concentrate le attenzioni della cosca. Da oltre un decennio si occupa di inchieste antimafia nella Sibaritide, portate a termine con dure condanne. L'accusa è di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione aggravati di armi da sparo comuni e da guerra. L'attività investigativa ha consentito di accertare che la cosca degli "zingari" - duramente colpita con l'arresto del latitante Nicola Abbruzzese avvenuto lo scorso 26 maggio e con la condanna all'ergastolo del fratello di quest'ultimo - stava pianificando l'attentato. Nicola Abbruzzese, fratello del capo della cosca, Francesco, di 41 anni arrestato nel 2008, era l'ultimo e il più pericoloso tra gli elementi di spicco della cosca in circolazione dopo l'arresto del fratello, del cugino Francesco, di 36 anni e di Nicola Acri. Abbruzzese aveva scontato una pena nel 2005 per associazione di stampo mafioso e, nel 2009, aveva fatto perdere le sue tracce per sfuggire ad un'ordinanza di custodia per associazione a delinquere, omicidio e tentato omicidio.
Via: Libero News
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