Maxi risarcimento per morti Ustica, verità riparte da sentenza

Quattro anni dopo i primi risarcimenti per la strage di Ustica, il giudice ha nuovamente condannato lo Stato - e stavolta per oltre 100 milioni di euro - a risarcire 81 parenti di una quarantina di passeggeri che persero la vita sull' Itavia Bologna - Palermo. La sentenza del
giudice Paola Protopisani dà ragione al collegio difensivo che aveva puntato sulla responsabilità dello Stato, indipendentemente dall'accertamento della causa che provocò la strage. Trentuno anni dopo, il tribunale ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo, ma anche per l'occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti. “La sentenza - dice il collegio legale - è il frutto di una lunga e articolata istruttoria, durata tre anni”. La ricerca della verità potrebbe ripartire da questa sentenza, “nella quale - spiega l'avvocato Osnato, che sposa la tesi del missile, probabilmente di nazionalità francese - si parla esplicitamente del famigerato 'Punto Condor', un tratto dell'aerovia militare usata dai francesi, la 'Delta Wisky' che incrocia proprio sopra il cielo di Ustica l'aerovia civile 'Ambra 13'. La pericolosità di quel punto - aggiunge - era stata più volte segnalata da piloti dei mezzi di linea”.

Fonte: TG 3 Rai

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