Sono le quattro possibili date tra le quali, secondo la procura di Napoli, Silvio Berlusconi potra' scegliere quella dell'incontro con i pm che indagano sulla presunta estorsione messa in atto ai suoi danni da Tarantini e Lavitola. Ma l'appuntamento, inizialmente fissato per ieri e saltato per la trasferta europea del premier, continua ad essere terreno di scontro. Ieri in mattinata il procuratore capo del capoluogo partenopeo, Giovandomenico Lepore, aveva dichiarato che la memoria difensiva depositata dai legali di Berlusconi "non basta a evitare il faccia a faccia coi magistrati. Va sentita la parte lesa, noi abbiamo elementi per pensare che ci sia un'estorsione e la vittima, il premier, nega, quindi dobbiamo sapere i particolari". Dopo poco viene rilanciata l'ipotesi che, in caso di mancato faccia a faccia con i giudici, per il premier possano essere avviate le procedure per l'accompagnamento coatto. Tocca allo stesso Lepore precisare: "l'ipotesi di costringere il premier a rendere testimonianza come parte lesa resta un'ipotesi remota. Comunque dovremmo passare per la Camera. Abbiamo proposto un ventaglio di date e quindi non credo si fara' nulla del genere".
Fonte: AGI
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