La parte del corpo prescelta, dopo essere stata colpita tante volte, diventa insensibile. E' allora che viene sferrato il morso che strappa la carne. Loro lo chiamano 'Anestesia', un rito a metà tra iniziazione e tortura che dà il 'benvenuto' nella caserma dei Nocs, il
Nucleo operativo centrale di sicurezza che si occupa di operazioni importanti come sequestri e catture di latitanti. A denunciarlo è un agente vittima dell'ennesimo sopruso che si è rivolta alla procura di Roma che ora sta indagando. L'uomo ha preferito restare anonimo e ha fornito registrazioni audio e video e fotografie per raccontare lo strazio che ha vissuto e che anche tanti altri vivono nella caserma. Le violenze, fisiche e psicologiche, si susseguono anche dopo il 'rito di iniziazione'. "Io sono stato "morso" dopo un paio d'anni. Ma, come gli altri, anche dopo ho subito di tutto. L'ultima volta è successo perché in mensa ho fatto un saluto a quello che si ritiene il leader. Lui si è avvicinato e spalleggiato dagli altri, ha cominciato a picchiarmi", racconta il poliziotto. La convalescenza è durata 108 giorni. "A quella scena hanno assistito tutti, nella sala. Ma nessuno si è detto disposto a testimoniare, perché lì regna il terrore". L'Anestesia non era l'unico sopruso, tanti altri raccontano di vere e proprie molestie, subite in silenzio dalle vittime e quasi sempre a sfondo sessuale. La procura di Roma ha dato delega alla Digos di fare i primi accertamenti. Se si troverà riscontro di quanto dichiarato dall'agente, il magistrato dovrà anche capire per quale motivo il Comando del Nocs non è mai intervenuto pur essendo stato a conoscenza di tutto già a partire dal 2007: "Io queste cose le ho scritte con appositi atti d'ufficio, protocollati e relazionati. Ma non ho mai avuto risposta", conclude l'agente.
Nucleo operativo centrale di sicurezza che si occupa di operazioni importanti come sequestri e catture di latitanti. A denunciarlo è un agente vittima dell'ennesimo sopruso che si è rivolta alla procura di Roma che ora sta indagando. L'uomo ha preferito restare anonimo e ha fornito registrazioni audio e video e fotografie per raccontare lo strazio che ha vissuto e che anche tanti altri vivono nella caserma. Le violenze, fisiche e psicologiche, si susseguono anche dopo il 'rito di iniziazione'. "Io sono stato "morso" dopo un paio d'anni. Ma, come gli altri, anche dopo ho subito di tutto. L'ultima volta è successo perché in mensa ho fatto un saluto a quello che si ritiene il leader. Lui si è avvicinato e spalleggiato dagli altri, ha cominciato a picchiarmi", racconta il poliziotto. La convalescenza è durata 108 giorni. "A quella scena hanno assistito tutti, nella sala. Ma nessuno si è detto disposto a testimoniare, perché lì regna il terrore". L'Anestesia non era l'unico sopruso, tanti altri raccontano di vere e proprie molestie, subite in silenzio dalle vittime e quasi sempre a sfondo sessuale. La procura di Roma ha dato delega alla Digos di fare i primi accertamenti. Se si troverà riscontro di quanto dichiarato dall'agente, il magistrato dovrà anche capire per quale motivo il Comando del Nocs non è mai intervenuto pur essendo stato a conoscenza di tutto già a partire dal 2007: "Io queste cose le ho scritte con appositi atti d'ufficio, protocollati e relazionati. Ma non ho mai avuto risposta", conclude l'agente.
Fonte: La Repubblica
fatazzurra
RispondiEliminacerto che se lo fanno ai kameraten, pensa quello che fanno ai kontribuenti ke passano loro lo stipendio!!!! al muroooo!!!!!!del pianto, obviously!!!!!