Locri: boss Pelle evaso da ospedale, coinvolto nella strage Duisburg

Il boss della 'ndrangheta Antonio Pelle, di 49 anni, ritenuto il capo dell'omonimo clan di San Luca protagonista della faida culminata nella
strage di Duisburg, è evaso dall'ospedale di Locri dove era ricoverato da cinque giorni. Quando i medici si sono recati nella sua stanza si sono accorti che non c'era più. Pelle, condannato a 13 anni di reclusione per associazione mafiosa, aveva ottenuto gli arresti domiciliari per gravi motivi di salute. Sull'evasione del boss la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha aperto un'inchiesta, d'intesa con la Procura di Locri. L'intenzione è di accertare se il boss abbia beneficiato di aiuti interni o esterni all'ospedale per rendersi irreperibile. Nei suoi giorni di ricovero in ospedale, Pelle non era sottoposto a un piantonamento fisso. Le forze dell'ordine facevano dei controlli soltanto in alcuni momenti della giornata, ed è stato durante uno di questi che si è scoperta l'evasione. Pelle, detto "Vancheddu" ma noto come "la mamma", era stato condannato a 13 anni di reclusione per associazione mafiosa nell'ambito del procedimento contro le cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari. Antonio Pelle, detto "vancheddu" ma conosciuto come la "mamma", è stato arrestato dopo cinque anni di latitanza dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Deve scontare una condanna a 20 anni di reclusione. Il suo nome era nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi e stava per essere inserito nei primi 10. E' stato trovato in un bunker sotterraneo a Bovalino dal quale si accedeva da una intercapedine realizzata tra la stanza da letto ed il bagno della sua abitazione. Un nascondiglio realizzato con estrema cura, tanto che gli agenti della squadra mobile reggina hanno impiegato diverse ore per individuarlo.

Vie: TgCom24 | Ansa

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