Oltre centocinquanta uomini del Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito 11 ordinanze di custodia
cautelare in carcere e sequestrato 50 milioni di euro a personaggi vicini alle potenti cosche Tegano-De Stefano. Professionisti, imprenditori, avvocati, soggetti vicini ai servizi segreti disposti a fare da prestanome o a curare gli affari della 'ndrangheta. Secondo gli inquirenti grazie ai favori di questi esponenti della Reggio Calabria bene, la 'ndrangheta era riuscita a controllare anche una parte del capitale privato della municipalizzata del Comune di Reggio Calabria Multiservizi Spa. Tra i colpiti dal provvedimento c'è ''la talpa'' Giovani Zumbo, l'uomo legato ai servizi segreti che dava anche informazioni sulle operazioni in anticipo alle cosche, la moglie Maria Francesca Toscano che è avvocato, la sorella Patrizia Zumbo e il cognato Roberto Emo che è commercialista. Interessati dal provvedimento anche il capocosca Giovanni Tegano (già in carcere) e l'imprenditore Giuseppe Rechichi che aveva ricoperto incarichi amministrativi nella municipalizzata. Altri prestanome e fiancheggiatori della cosca sarebbero stati il fratello dell'imprenditore, e i due figli.
cautelare in carcere e sequestrato 50 milioni di euro a personaggi vicini alle potenti cosche Tegano-De Stefano. Professionisti, imprenditori, avvocati, soggetti vicini ai servizi segreti disposti a fare da prestanome o a curare gli affari della 'ndrangheta. Secondo gli inquirenti grazie ai favori di questi esponenti della Reggio Calabria bene, la 'ndrangheta era riuscita a controllare anche una parte del capitale privato della municipalizzata del Comune di Reggio Calabria Multiservizi Spa. Tra i colpiti dal provvedimento c'è ''la talpa'' Giovani Zumbo, l'uomo legato ai servizi segreti che dava anche informazioni sulle operazioni in anticipo alle cosche, la moglie Maria Francesca Toscano che è avvocato, la sorella Patrizia Zumbo e il cognato Roberto Emo che è commercialista. Interessati dal provvedimento anche il capocosca Giovanni Tegano (già in carcere) e l'imprenditore Giuseppe Rechichi che aveva ricoperto incarichi amministrativi nella municipalizzata. Altri prestanome e fiancheggiatori della cosca sarebbero stati il fratello dell'imprenditore, e i due figli.
Via: AdnKronos
Video: Pupia TV
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