Particolarmente attivi nelle estorsioni, i vertici mafiosi di Piazza Armerina ed Aidone, nell'ennese, non disdegnavano di organizzare rapine a mano armata per finanziare anche cosa nostra. E' uno dei retroscena dell'operazione antimafia "Marea grigia",
eseguita dalla Squadra mobile di Enna. Sette in tutto i provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal gip di Caltanissetta su richiesta della Dda. Le manette sono scattate ai polsi di Vincenzo Scivoli, pregiudicato disoccupato di 44 anni; Marco Gimmillaro, pregiudicato disoccupato di 41 anni; Davide Alessi, 36 anni, imprenditore agricolo e consigliere comunale di Aidone; Riccardo Abati, 50 anni, già condannato per mafia; Massimiliano Abati, 35 anni, Piero Abati, 25 anni; e Calogero Abati, 29 anni, tutti e tre manovali con precedenti penali. Le indagini condotte dalla Squadra mobile hanno permesso di ricostruire, in particolare, la rapina messa a segno il 29 ottobre del 2009 ai danni di un commerciante di tabacchi. L'uomo mentre si trovava a bordo del suo furgone è stato affiancato, lungo la strada provinciale 11 nei pressi di Gela, da un auto con a bordo due uomini di cui uno armato di fucile a canne mozze. Sotto la minaccia dell'arma i malviventi riuscirono ad impossessarsi di 10mila euro in contanti e di tabacchi per un valore di 27mila €, oltre ad alcuni cellulari.
Fonte: Adnkronos
Via: La Repubblica
Foto: Polizia di Stato
eseguita dalla Squadra mobile di Enna. Sette in tutto i provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal gip di Caltanissetta su richiesta della Dda. Le manette sono scattate ai polsi di Vincenzo Scivoli, pregiudicato disoccupato di 44 anni; Marco Gimmillaro, pregiudicato disoccupato di 41 anni; Davide Alessi, 36 anni, imprenditore agricolo e consigliere comunale di Aidone; Riccardo Abati, 50 anni, già condannato per mafia; Massimiliano Abati, 35 anni, Piero Abati, 25 anni; e Calogero Abati, 29 anni, tutti e tre manovali con precedenti penali. Le indagini condotte dalla Squadra mobile hanno permesso di ricostruire, in particolare, la rapina messa a segno il 29 ottobre del 2009 ai danni di un commerciante di tabacchi. L'uomo mentre si trovava a bordo del suo furgone è stato affiancato, lungo la strada provinciale 11 nei pressi di Gela, da un auto con a bordo due uomini di cui uno armato di fucile a canne mozze. Sotto la minaccia dell'arma i malviventi riuscirono ad impossessarsi di 10mila euro in contanti e di tabacchi per un valore di 27mila €, oltre ad alcuni cellulari.
Via: La Repubblica
Foto: Polizia di Stato
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