L'opposizione indiana è insorta contro la decisione del governo italiano di non rimandare in India i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre al termine della loro licenza elettorale. Da destra e da sinistra i commenti sono infuocati e gridano al "tradimento"e al "complotto" del governo di Delhi con l'Italia, con allusioni implicite al presunto ruolo di Sonia Gandhi nella vicenda: queste diventano molto esplicite nei commenti degli utenti sui siti web dei giornali e delle tv indiane. Diversi internauti indiani collegano la vicenda anche a quella dello scandalo delle tangenti per la fornitura all'India di elicotteri dell'Agusta Westland, controllata dell'Italiana Finmeccanica. Il premier, Manmohan Singh, ha definito la decisione italiana "inaccettabile" e il ministero degli Esteri ha convocato l'ambasciatore italiano, Daniele Mancini, il diplomatico che si era impegnato, a nome del governo di Roma, al ritorno in India di Latorre e Girone. Singh ha intanto incontrato alcuni parlamentari del Kerala a cui ha riferito senza mezzi termini che il Paese "attiverà tutti i canali diplomatici" per far tornare in India i due marò italiani. Mancini gode dell'immunità diplomatica, ma il governo indiano sta valutando una risposta "forte", dal richiamo dell'ambasciatore alla sospensione dei rapporti diplomatici, secondo quanto riportano i media indiani.
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