Combattenti armati siriani hanno catturato ventuno osservatori delle Nazioni Unite sulle Alture del Golan, tra la Siria e Israele. Sono in corso negoziati per il rilascio degli osservatori, che sono di nazionalità filippina. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite ha chiesto l'immediato rilascio e senza condizioni dei peackeeper. L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) ha diffuso due comunicati della Brigata dei martiri di Yarmuk, che sostiene di avere in ostaggio gli osservatori. Nel primo video, si afferma che i peacekeeper non saranno rilasciati fino a quanto le forze del regime siriano non avranno lasciato la regione. Nella seconda dichiarazione si accusa la missione Onu di collaborare con l'esercito siriano contro la rivolta. Israele teme che la cattura degli osservatori possa provocare la partenza di tutta la missione Onu di monitoraggio sull'accordo di pace tra lo Stato ebraico e la Siria. Israele occupa la maggior parte del Golan siriano dal 1967, mentre circa 510 chilometri quadrati sono rimasti sotto il controllo di Damasco. Il nome della brigata dei ribelli siriani si riferisce alla alla storica battaglia combattuta tra bizantini ed esercito islamico nel 7/mo secolo d.C. nei pressi del fiume Yarmuk, che ancora oggi scorre tra i confini tra Giordania, Siria e Israele. L'area è pattugliata da peacekeeper delle Nazioni Unite.
Fonte: TMNews
Via: ANSAmed
Unite ha chiesto l'immediato rilascio e senza condizioni dei peackeeper. L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) ha diffuso due comunicati della Brigata dei martiri di Yarmuk, che sostiene di avere in ostaggio gli osservatori. Nel primo video, si afferma che i peacekeeper non saranno rilasciati fino a quanto le forze del regime siriano non avranno lasciato la regione. Nella seconda dichiarazione si accusa la missione Onu di collaborare con l'esercito siriano contro la rivolta. Israele teme che la cattura degli osservatori possa provocare la partenza di tutta la missione Onu di monitoraggio sull'accordo di pace tra lo Stato ebraico e la Siria. Israele occupa la maggior parte del Golan siriano dal 1967, mentre circa 510 chilometri quadrati sono rimasti sotto il controllo di Damasco. Il nome della brigata dei ribelli siriani si riferisce alla alla storica battaglia combattuta tra bizantini ed esercito islamico nel 7/mo secolo d.C. nei pressi del fiume Yarmuk, che ancora oggi scorre tra i confini tra Giordania, Siria e Israele. L'area è pattugliata da peacekeeper delle Nazioni Unite.
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