Il procuratore dell'Ohio Timothy McGinty, vuole chiedere la pena di morte per Ariel Castro, l'uomo che ha rapito e segregato per 10 anni tre donne a Cleveland. "La pena di morte è riservata per i criminali più depravati, che commettono omicidio aggravato nel corso di un rapimento. In questo caso, ha detto il procuratore, si potrebbero considerare omicidi gli aborti violenti a cui ha forzato una delle tre vittime". I capi di imputazione per Castro, ha aggiunto McGinty, potrebbero essere centinaia se non migliaia. L'uomo è stato incriminato formalmente, con una cauzione da 8 milioni di dollari, due milioni per ognuna delle sue vittime: le tre donne rapite e la bambina di sei anni nata da una di esse e cresciuta in cattività. Castro nel corso del primo interrogatorio avrebbe confessato rivelando diversi particolari della vicenda. Nella casa di Seymor Avenue vi furono almeno cinque gravidanze, tre delle quali non sono state portate a termine a causa della malnutrizione della mamma. L'unica bimba superstite sembrerebbe essere la figlia di Amanda Berry, di sei anni, definita dalla mamma "il suo regalo di Natale", riferendosi al giorno della sua nascita. Secondo altre indiscrezioni, pervenute alla tv locale WKYC, le tre ragazze venivano malmenate fino ad abortire, ogni volta che restavano incinte.
Via: TMNews
Foto dal web
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