Rischia di slittare la chiusura delle indagini della polizia indiana - prevista per la fine di agosto - sui due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani nel febbraio 2012. Per evitare che i tempi si dilatino è arrivato ieri a Nuova Delhi l'inviato del governo italiano per la crisi, Staffan de Mistura, che resterà tre giorni e avrà una serie di incontri, tra cui quello con il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid in programma oggi alle 16. La situazione rischia di bloccarsi sulla richiesta dell'India di interrogare gli altri quattro fucilieri che con Latorre e Girone erano di guardia sull'Enrica Lexie, la petroliera italiana che sparò contro il peschereccio indiano Ajesh Binki. Ad avanzare la richiesta è stata la Nia, l'Agenzia nazionale di investigazioni (Nia), ma secondo quanto riferiscono oggi organi di informazione nazionali De Mistura ha escluso che i fucilieri in questione - Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte - possano essere inviati a Nuova Delhi per testimoniare. E' escluso che i 4 fucilieri "siano mandati a New Delhi per testimoniare", ha assicurato De Mistura. "Non lo saranno - ha spiegato - perché si tratta fra l'altro di una decisione presa in Italia a tutti i livelli, compreso il mio. Siamo fiduciosi di trovare un'altra soluzione". L'inviato del governo dovrebbe avanzare nuovamente la proposta di una dichiarazione scritta; anche perchè, ha sottolineato la stampa nazionale, se per ipotesi il resto del team di sicurezza dell'Enrica Lexie dovesse essere interrogato, si avvarrebbe come Latorre e Girone del diritto di non rispondere. Poco dopo il suo arrivo a Delhi, De Mistura ha incontrato i due marò, che vivono e lavorano nell'ambasciata italiana, e in serata si è inoltre intrattenuto con lo staff legale indiano che li segue, anche per delineare la strategia nell'ottica del futuro processo.
Via: TMNews
Foto dal web
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