Due anni d'interdizione dagli uffici pubblici a Silvio Berlusconi per i fondi neri Mediaset. L'annuncio arriva dalla corte di appello di Milano, che ha accolto la richiesta del procuratore generale Laura Bertolè Viale. Furioso l'avvocato dell'ex Premier, Niccolò Ghedini
che ha già annunciato di voler ricorrere in Cassazione. L'udienza odierna, tra gli ultimi atti di un processo lungo 12 anni, arriva dopo la condanna a quattro anni di reclusione, di cui tre condonati per indulto, comminata il 1 agosto scorso a Berlusconi dalla Corte di Cassazione per frode fiscale. I giudici, che depositeranno le loro motivazioni entro 15 giorni, nel riquantificare l'interdizione hanno ridotto di un anno il massimo della pena prevista dalla legge speciale relativa ai reati fiscali. Il pg nel formulare la sua richiesta ha spiegato che, come la pena principale è stata due terzi della pena massima, e così deve essere anche per la pena accessoria. Prima dell'avvocato generale ha parlato per pochi minuti il relatore, ricordando gli esiti del processo in tutti i gradi di giudizio. In aula non era presente uno degli avvocati del cavaliere, Franco Coppi, a causa "di una indisposizione". In apertura d'udienza il procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto "per ragioni legate alla sicurezza" l'esclusione di "strumenti televisivi" e ha consentito ai numerosi giornalisti presenti di utilizzare solo "taccuino e penna".
Fonte: Euronews
Via: AGI
Foto dal video
che ha già annunciato di voler ricorrere in Cassazione. L'udienza odierna, tra gli ultimi atti di un processo lungo 12 anni, arriva dopo la condanna a quattro anni di reclusione, di cui tre condonati per indulto, comminata il 1 agosto scorso a Berlusconi dalla Corte di Cassazione per frode fiscale. I giudici, che depositeranno le loro motivazioni entro 15 giorni, nel riquantificare l'interdizione hanno ridotto di un anno il massimo della pena prevista dalla legge speciale relativa ai reati fiscali. Il pg nel formulare la sua richiesta ha spiegato che, come la pena principale è stata due terzi della pena massima, e così deve essere anche per la pena accessoria. Prima dell'avvocato generale ha parlato per pochi minuti il relatore, ricordando gli esiti del processo in tutti i gradi di giudizio. In aula non era presente uno degli avvocati del cavaliere, Franco Coppi, a causa "di una indisposizione". In apertura d'udienza il procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto "per ragioni legate alla sicurezza" l'esclusione di "strumenti televisivi" e ha consentito ai numerosi giornalisti presenti di utilizzare solo "taccuino e penna".
Fonte: Euronews
Via: AGI
Foto dal video
Nessun commento:
Posta un commento