Hanno eseguito lavori di ristrutturazione in subappalto anche al polo museale degli
Uffizi per un importo di diversi centinaia di migliaia di euro. Sono due le ditte finite nel mirino della del Gico del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Firenze nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto di sei persone legate al clan dei Casalesi con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Oltre agli arresti, sequestrati beni mobili ed immobili in Toscana e Campania riconducibili agli indagati per un valore complessivo di circa di circa 11 milioni di euro. Obiettivo dell'organizzazione criminale era quello di far ottenere a due società edili toscane, riconducibili al principale indagato, fatture per operazioni inesistenti da utilizzare nelle dichiarazioni reddituali. Ditte compiacenti, che i finanzieri hanno accertato essere mere "cartiere" aventi sede nella provincia di Caserta e nel modenese, hanno fatturato alle due imprese toscane somme per oltre 10 milioni di euro per la somministrazione di manodopera, in realtà mai avvenuta, permettendo così la creazione di costi fittizi da indicare in bilancio. In particolare, due imprese edili con sede a
San Giovanni Valdarno (Arezzo) hanno realizzato lavori in subappalto anche per gli Uffizi. Dal 2007 al 2012 le ditte, utilizzando fatture false, hanno evaso imposte per oltre 3 milioni e 150 mila euro.
Fonte:
Adnkronos
Via:
La Repubblica
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