Nuovi guai per Fonterra, l'azienda agro-alimentare neozelandese già alle prese con un allarme botulino nell'estate del 2013 rivelatosi poi falso. I vertici della cooperativa hanno annunciato il ritiro di quasi 9.000 confezioni di panna fresca contaminate col batterio dell'escherichia Coli e vendute nell'isola del Nord della Nuova Zelanda, quella dove sorgono le due città più importanti, Auckland e la capitale Wellington. L'E.coli è un batterio che può provocare diversi problemi fisici, da quelli intestinali e complicazioni renali. Giorni bui per Fonterra visto che l'annuncio arriva poco dopo la decisione di Danone di interrompere il contratto con l'azienda neozelandese. Alla base della rottura proprio quel falso allarme sul botulino presente nelle confezioni di latte che costò al colosso francese 280 milioni di euro. Il gigante lattiero-caseario ha annunciato un richiamo volontario di 8.700 confezioni e bottiglie di panna fresca commercializzate sotto il marchio Anchor e Pams con data di scadenza 21 gennaio 2014. "Siamo spiacenti per il disagio e la preoccupazione che questo richiamo potrebbe causare ma la sicurezza alimentare e la qualità sono le nostre priorità", ha detto Peter McClure, amministratore delegato di Fonterra. I consumatori sono invitati a non consumare questo prodotto e tornare al luogo di acquisto per un rimborso. Il richiamo non riguarda altri prodotti di Anchor o Pams.
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