I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 47 indagati, accusati di spacciare sostanze stupefacenti nella zona di via Capo Passero, a San Giovanni Galermo, nella periferia nordovest del capoluogo etneo. Tra gli arrestati ci sono anche dei minorenni. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, traffico di cocaina e marijuana aggravato dall'avere favorito Cosa nostra catanese. L'operazione dei carabinieri denominata "Leo 12" con l'apporto di 300 militari, che ha portato all'arresto di 40 persone tra cui minorenni, altri sette soggetti sono ancora irreperibili, riconducibili alla famiglia di Cosa Nostra dei Santapaola-Ercolano, ha smantellato di fatto quello che gli inquirenti hanno definito il "suk" della droga a Catania. Nel popolare rione di San Giovanni Galermo, infatti, vi erano incassi giornalieri stimati in 15-20mila euro al giorno con un giro d'affari annuo di circa sei milioni di euro. Presente una struttura "aziendale" che attribuiva orari e compiti specifici a tutti i partecipanti alla vendita di cocaina e marijuana con vedette, spacciatori, cassieri, incaricati del trasporto, coordinatori di vari settori e. responsabili. Centinaia di acquirenti in fila in una zone del rione controllato "militarmente" dagli spacciatori con tanto di "bonifiche" anti investigatori.
Nessun commento:
Posta un commento