Bologna, prosegue la caccia al killer Igor: braccato nelle campagne

Proseguono le ricerche del killer del barista di Budrio (Bologna) e della guardia ecologica a Portomaggiore (Ferrara). In campo forze dell'ordine regolari, forze speciali dei Carabinieri e nuclei antiterrorismo della Polizia di Stato in supporto. Oltre mille
uomini, tra cui  il reparto Paracadutisti del Tuscania, stanno cercando Igor Vaclavic detto "il russo", 41 enne originario di Sobotica, in Serbia, nella zona palustre di circa 75 chilometri quadrati, tra Bologna, Ferrara e Ravenna. Al terzo giorno di ricerche, i cani molecolari hanno fiutato una pista tra la boscaglia e hanno trovato un giaciglio, forse il posto dove Igor ha riposato alcune ore, ma le tracce olfattive si perdono dove comincia la strada asfaltata. Nel rifugio rudimentale c'erano anche alcuni viveri. A Molinella, piccolo paese al confine bolognese, la caserma dei Carabinieri è diventata la base operativa dei militari per coordinare le ricerche. Intanto sono arrivati gli esiti balistici, secondo cui il barista e la guardia volontaria sono stati uccisi dalla stessa pistola, una Smith&Wesson 9x21. Il fuggitivo ne avrebbe anche una seconda. Gli inquirenti hanno poi sentito vari conoscenti del latitante, per comprenderne abitudini e provare a prevederne le mosse. Tracce di sangue sono state trovate sul furgone utilizzato per la fuga. Indagato per entrambi gli omicidi e su cui pende un decreto di espulsione non eseguito e un mandato di cattura per alcune rapine avvenute, nel 2015 nel Ferrarese, Norbert Faher alias Igor Vaclavic è ricercato anche in Serbia per una rapina finita con una violenza sessuale. Sono diverse le identità corrispondenti al codice alfanumerico che identifica il latitante attraverso le impronte digitali depositate nella banca dati dell'Interpol.

Vie: AdnKronos | RaiNews24

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