Uno studente di 18 anni ha fatto irruzione, mercoledì, nella scuola professionale che frequentava a Kerch, in Crimea, e ha ucciso diciannove dei suoi compagni prima di suicidarsi nella biblioteca al secondo piano. Il killer, identificato come Vladislav
Roslyakov, ha agito da solo, armato di un fucile da caccia e di un ordigno fatto esplodere all'ora di pranzo nell'affollata mensa dell'istituto. I feriti sono almeno 50, di cui almeno otto si trovano in gravi condizioni, con ferite da schegge e d'arma da fuoco. L'autore della strage è stato trovato in possesso di un altro ordigno, che non è riuscito a far esplodere. Le autorità russe hanno prima parlato di attentato, ma dopo qualche ora hanno cambiato versione, comunicando che il caso non è più considerato un atto terroristico, mentre è stata aperta una indagine per strage. Da qualche giorno il giovane aveva ottenuto il porto d'armi da caccia. Le immagini delle telecamere di sicurezza mostrano il sospetto, vestito con pantaloni neri e una maglietta bianca, che camminava giù per le scale all'interno del college con un fucile. Testimoni hanno riferito che l'esplosione intorno a mezzogiorno è stata preceduta e seguita da una serie di spari. Gli alunni e lo staff, in preda al panico, hanno cercato di fuggire dall'edificio. Sul posto sono stati inviati artificieri e agenti dei servizi di sicurezza (Fsb) e l'edificio che ospita la scuola è stato evacuato. E' stato poi trovato e disinnescato un secondo ordigno. Nella città è stato dichiarato lo stato d'emergenza, tutte le scuole sono state chiuse e molti edifici pubblici sono stati evacuati. L'esercito russo ha inviato 200 militari, mentre sono state annunciati tre giorni di lutto. Nell'istituto dove è avvenuto l'assalto studiano 850 ragazzi, tra i 15 e i 17 anni. Sulle ragioni del massacro gli investigatori ancora non si pronunciano. Da fonti vicine al ragazzo emerge una sua forte ostilità verso la scuola e un desiderio di vendetta nei confronti degli insegnanti. La Russia ha annesso la Crimea nel 2014, provocando la condanna internazionale e le sanzioni occidentali, ma da allora non si sono verificati gravi episodi di violenza nella penisola.
Nessun commento:
Posta un commento