Kiev, tre navi ucraine catturate da Russia: approvata legge marziale

Resta altissima la tensione, degenerata in scontro fisico, tra Russia e Ucraina dopo l'incidente sullo stretto di Kerch, fra Mar Nero e Mar d'Azov, in cui sono stati sparati colpi di cannone e poi sequestrate tre navi ucraine da parte della Russia. Il Consiglio
nazionale ucraino di sicurezza e difesa (Nsdc) si è riunito d'urgenza in piena notte e il Parlamento di Kiev ha approvato l'introduzione della legge marziale nelle regioni di confine. Dopo un intenso dibattito, 276 deputati hanno votato a favore della richiesta presentata dal presidente Petro Poroshenko per l'imposizione della legge marziale in Ucraina per 60 giorni, ovvero fino al 25 gennaio 2019. Nelle stesse ore la tv di Stato russa ha mostrato le immagini dei soldati ucraini catturati. La decisione arriva dopo che le forze russe hanno catturato le navi ucraine, due unità militari cannoniere e un rimorchiatore, facendo temere a Kiev un'invasione di terra. La vicenda è iniziata domenica 25 novembre, quando una nave della Guardia costiera russa ha speronato un rimorchiatore ucraino durante un trasferimento di navi ucraine dal porto di Odessa al porto di Mariupol nel mar di Azov, causando danni al motore e allo scafo e il ferimento di sei membri dell'equipaggio. Le operazioni sono state gestite dall'Fsb, il servizio segreto che dispone anche di reparti e vedette per il controllo delle frontiere. Mosca ha accusato le navi di essere entrate illegalmente nelle acque al largo della Crimea ma Kiev afferma di aver avvertito preventivamente la Russia del passaggio. Alleati occidentali e Ucraina ritengono che la Russia abbia bloccato in maniera illegale lo stretto e abbia agito contro la legge internazionale. Intanto nella capitale ucraina è scoppiata la protesta e alcune auto sono state incendiate davanti all'ambasciata russa. L'incidente ha fatto temere un'escalation militare. Il Consiglio di sicurezza Onu ha tenuto una riunione d'emergenza, dove l'ambasciatrice americana Nikki Haley ha messo in guardia la Russia dal compiere "azioni illegali". Il mare d'Azov, al centro dell'escalation tra Mosca e Kiev, è il mare meno profondo al mondo, ma ha una profonda importanza per le esportazioni (soprattutto di grano e acciaio) dall'Est dell'Ucraina e già prima del duello sulla Crimea tra Russia e Ucraina era stato oggetto di tensioni e di negoziato tra le due repubbliche ex sovietiche. Da quando la Russia ha annesso la Crimea e sono scoppiati gli scontri nell'aprile 2014 le persone rimaste uccise sono state più di 10mila.




Fonte: RaiNews24
Via: AskaNews
Foto: Ruptly Tv

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