La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 soggetti accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa,
riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, reati aggravati dalla dalla finalità di agevolazione mafiosa. Nel corso dell'operazione, denominata "All In", sono state sequestrate società con volumi di gioco per oltre 100 milioni di euro. In particolare è stato disposto il sequestro preventivo di 8 imprese e 9 agenzie di scommesse con sede in Sicilia, Lombardia, Lazio e Campania, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. Le complesse investigazioni, condotte dal Gico del Nucleo di PT, svolte con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti, pedinamenti, videoriprese ed esami dei flussi finanziari, hanno consentito di ricostruire le metodologie attraverso cui l'organizzazione criminale è riuscita ad infiltrarsi nell'economia legale attraverso il controllo di imprese che detengono le concessioni statali rilasciate dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel corso delle indagini sono stati monitorati gli esiti di diversi summit mafiosi, cui hanno partecipato anche i massimi vertici del mandamento Pagliarelli, chiamati in causa per dirimere i contrasti relativi alla liquidazione di un investimento.
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