Convalida degli arresti e remissioni in libertà per 22 dei 23 manifestanti arrestati per gli scontri di martedì scorso a Roma comparsi oggi davanti ai giudici: sono accusati - a seconda delle posizioni - di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, di danneggiamento
aggravato. Per gli altri 3 manifestanti finiti in carcere la Procura sta ancora valutando la loro posizione. "Sono costretto a protestare a nome della città di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del Tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso", afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che confessa di essere "molto preoccupato che si possano ripetere scontri come quelli di martedì scorso". "C'è una profonda sensazione di ingiustizia di fronte a queste decisioni - aggiunge - perché i danni provocati alla città e la gravità degli scontri richiedono ben altra fermezza nel giudizio della magistratura sui presunti responsabili di questi reati". Il primo cittadino di Roma ha inoltre annunciato: "Saremo molto vicini ai negozianti, verificheremo le loro istanze e le recepiremo: appena ci sarà un quadro economico preciso, formuleremo le nostre richieste al governo e alla regione". Al primo cittadino ha replicato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara. "Non possiamo che ribadire che sono legittime le critiche ai provvedimenti della magistratura - ha dichiarato Palamara - non lo sono invece gli insulti nei confronti dei giudici e dell'istituzione". La controreplica non si è fatta attendere. "Non mi sono mai sognato di insultare la magistratura che, al di là di decisioni criticabili di alcuni suoi componenti, ha tutto il mio rispetto sia come istituzione sia come persone che la compongono" ha detto Alemanno, dopo aver chiarito il contenuto delle sue affermazioni nel corso di un colloquio telefonico con Palamara. Successivamente Palamara ha espresso apprezzamento per queste sue parole. Intanto è stato fermato con l'accusa di rapina aggravata il minore fotografato durante gli scontri con in mano una pala e con manette e manganello durante l'aggressione al finanziere. Il giovane è stato riconosciuto attraverso il giaccone che indossava durante gli scontri e per una ferita riportata sulla mano destra.
aggravato. Per gli altri 3 manifestanti finiti in carcere la Procura sta ancora valutando la loro posizione. "Sono costretto a protestare a nome della città di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del Tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso", afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che confessa di essere "molto preoccupato che si possano ripetere scontri come quelli di martedì scorso". "C'è una profonda sensazione di ingiustizia di fronte a queste decisioni - aggiunge - perché i danni provocati alla città e la gravità degli scontri richiedono ben altra fermezza nel giudizio della magistratura sui presunti responsabili di questi reati". Il primo cittadino di Roma ha inoltre annunciato: "Saremo molto vicini ai negozianti, verificheremo le loro istanze e le recepiremo: appena ci sarà un quadro economico preciso, formuleremo le nostre richieste al governo e alla regione". Al primo cittadino ha replicato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara. "Non possiamo che ribadire che sono legittime le critiche ai provvedimenti della magistratura - ha dichiarato Palamara - non lo sono invece gli insulti nei confronti dei giudici e dell'istituzione". La controreplica non si è fatta attendere. "Non mi sono mai sognato di insultare la magistratura che, al di là di decisioni criticabili di alcuni suoi componenti, ha tutto il mio rispetto sia come istituzione sia come persone che la compongono" ha detto Alemanno, dopo aver chiarito il contenuto delle sue affermazioni nel corso di un colloquio telefonico con Palamara. Successivamente Palamara ha espresso apprezzamento per queste sue parole. Intanto è stato fermato con l'accusa di rapina aggravata il minore fotografato durante gli scontri con in mano una pala e con manette e manganello durante l'aggressione al finanziere. Il giovane è stato riconosciuto attraverso il giaccone che indossava durante gli scontri e per una ferita riportata sulla mano destra.
Fonte: Adnkronos
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