Arrestarono boss Condello, Viminale cita i carabinieri per danni

Il 18 febbraio del 2008 una brillante operazione portò i carabinieri del Ros a catturare il boss della 'ndrangheta calabrese Pasquale Condello. Adesso il Ministero dell'Interno vorrebbe che gli autori dell'arresto pagassero per questa loro azione. Secondo quanto diffuso dal Corriere della Calabria, c’è una lettera del Viminale, datata 21 dicembre 2009 e indirizzata al Ros di Reggio Calabria, che parla di "risarcimento danni". La lettera chiede di conoscere i dati dei militari che hanno partecipato alla cattura del pericoloso criminale, latitante da 20 anni, per "l’eventuale azione di rivalsa per i danni provocati all’abitazione durante la cattura". Il Ministero sembra deciso a far pagare ai militari la porta sfondata o la lampada andata in frantumi durante il blitz. Dietro non ci sarebbe la cosca dei Condello, ma i proprietari della casa danneggiata. L'onorevole Angela Napoli, definisce "disarmante" il fatto che "i singoli militari titolari dell’esemplare operazione vengano chiamati a risarcire personalmente i danni causati durante il blitz. Sarebbe un’ulteriore mortificazione del lavoro che svolgono con dedizione e sacrificio". Si attende ora la risposta del ministro Maroni. L'articolo del Corriere della Calabria

Via: LEGGO

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