Il governo Monti prende la fiducia al Senato con 281 voti favorevoli, contro 25 'no' dei leghisti e nel suo primo giorno da premier dinanzi al Parlamento mette in chiaro il profilo del suo esecutivo: un governo che lui stesso battezza "di impegno nazionale", dietro alla cui nascita non ci sono "complotti internazionali o poteri forti o superpotenze". Un governo, dice, che si basa sulla fiducia che gli ha voluto accordare il presidente della Repubblica. Quanto all'azione del governo, poggerà su tre leve: ''Rigore, crescita ed equità''. La distribuzione dei "sacrifici sarà equa. E tanto maggiore sarà l'equità della loro distribuzione tanto più ampia sarà la maggioranza parlamentare che li potrà sostenere" ha sostenuto il premier aggiungendo che "nell'immediato dobbiamo dare piena attuazione alla manovra varata questa estate completandola con interventi in linea con la lettera Ue". In questo contesto il "riordino delle province" si può fare con "legge ordinaria". Mentre con la "modifica costituzionale si potrà completare il processo fino alla completa eliminazione". Sì inoltre all'introduzione in Costituzione della norma sul vincolo di bilancio. Monti ha quindi annunciato meno tasse sul lavoro e più su consumi e proprietà.
Via: Adnkronos
Foto da video Tgcom
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