Beni per un valore complessivo di oltre 150 milioni di euro, riconducibili ad esponenti mafiosi dei mandamenti di Brancaccio e Porta Nuova, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo, nell'ambito dell'operazione denominata in codice
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Verona, uccide padre e lo fa a pezzi
Verona, 31 mag. - Uccide il padre, lo taglia in cinque pezzi con una sega e ne getta il cadavere in un bidone della spazzatura per la raccolta differenziata. Il raccapricciante delitto è avvenuto in un quartiere di Verona; l'omicida, dopo alcune ore passate in Questura, ha confessato. In carcere è finito Piergiorgio Zorzi, 20 anni, accusato dell'omicidio del padre, Giorgio, 66 anni. Sono stati i condomini a chiamare la polizia per il cattivo odore che proveniva da uno dei bidoni. Sul posto sono intervenute le volanti, il dirigente della squadra mobile scaligera Giampaolo Trevisi e il suo vice Massimo Scannicchio che hanno portato il giovane in Questura dove, sottoposto ad un interrogatorio durato diverse ore, ha infine confessato davanti al pm scaligero Elvira Vitulli. Il figlio ha usato una sega per tagliare gambe e braccia staccandole dal corpo, perché il corpo intero non stava nel bidone dei rifiuti organici. Il pm Elvira Vitulli ha così disposto il fermo per i reati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Il 20enne si trova ora nel carcere di Verona-Montorio. Per il momento non è ancora stato chiarito il movente che avrebbe spinto il ragazzo all'efferato omicidio.
Fonte: Libero News
Fonte: Libero News
Israele attacca una flotta umanitaria, è bagno di sangue: almeno 19 morti
È finito in un bagno di sangue, con almeno 19 morti, l’assalto condotto stanotte dalle forze israeliane contro la flottiglia multinazionale di attivisti filo-palestinesi in navigazione verso la Striscia di Gaza. L’azione - ripetutamente minacciata da Israele nel
Afghanistan, assalto agli italiani. Nessun ferito nell'attentato
Kabul, 31 mag. (La Stampa) - Un ordigno è esploso oggi al passaggio di un convoglio militare misto italo-afgano, nell’ovest dell’Afghanistan. Secondo le prime notizie non ci sono soldati italiani feriti. Non è ancora chiaro se siano rimasti invece coinvolti i militari dell’esercito afgano; in ogni caso non ci dovrebbero essere vittime. Sul nuovo attentato non si conoscono al momento altri particolari: si sa solo che è avvenuto nella regione occidentale di Herat, affidata al controllo degli Alpini della Taurinense. Ieri sera nel sud dell’Afghanistan è morto un soldato della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). Lo ha riferito la stessa Isaf a Kabul. In un sintetico comunicato in cui non si fornisce la nazionalità della vittima, si precisa unicamente che il decesso è avvenuto per lo scoppio di un rudimentale ordigno. I militari stranieri morti dall’inizio dell’anno sono 223; 50 quelli deceduti nel mese che si chiude oggi e che si configura come il maggio più cruento dall’inizio dell’intervento internazionale in Afghanistan nel 2001. (La Stampa)
Camorrista latitante va in discoteca, arrestato
Era latitante dalla fine del 2009, ma questo non gli ha impedito alle due di questa mattina di tentare un ingresso in discoteca insieme alla figlia, ai suoi affiliati e le loro ragazze. Salvatore Barile, 26 anni, considerato il reggente del clan Mazzarella, nipote dei boss Gennaro, Ciro e Vincenzo, perche' figlio di Luisa, e' stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli che erano sulle sue tracce. Barile deve scontare una pena di circa 6 anni di detenzione per complessivi 12 inflittigli in appello per associazione a delinquere di stampo mafioso, nell'ambito del processo per l'omicidio di Edoardo Bove, per il quale fu condannato in primo grado, ma assolto in appello. Il 26enne e' l'evento di spicco del clan napoletano e alle due di questa notte, attorniato da fedelissimi, e' arrivato davanti a una discoteca sul lago di Fusaro, il "Soul beach", ma e' stato fermato dai militari dell'Arma. In tasca, duemila euro, ma nessun documento. Gli affiliati hanno posto un po' di resistenza, ma Barile e' stato comunque arrestato.
Fonte: AGI
Grecia, scontri per match pallamano
Atene, 30 mag. (tgcom) - Violenti scontri sono a Lamia tra centinaia di fan delle squadre di pallamano Paok e Aek. Diverse le persone rimaste ferite. La polizia è dovuta intervenire con gas lacrimogeni ma di fronte alla violenza delle proteste ha chiesto rinforzi ad Atene. Gli incidenti erano iniziati all'alba quando tifosi del Paok avevano attaccato il luogo dove si trovavano i sostenitori dell'Aek. La cittadina di Lamia, nella Grecia centrale, è stata messa a ferro e fuoco da centinaia di tifosi delle squadre di pallamano Paok di Salonicco e Aek di Atene. Una quindicina di persone, fra cui alcuni agenti, sono rimaste ferite, una in modo grave anche se non sembra in pericolo di vita. Una ventina i fermi e la partita di campionato è stata sospesa sine die. La polizia, che ha chiesto rinforzi dalla capitale, è intervenuta con gas lacrimogeni, riuscendo a riportare la calma solo dopo diverse ore. Gli incidenti erano iniziati quando tifosi del Paok avevano attaccato il luogo dove si trovavano i sostenitori dell'Aek tre dei quali sono rimasti feriti a coltellate e sono stati ricoverati in ospedale. Successivamente i disordini si sono estesi al centro della città con scontri fra le due parti, costringendo la polizia ad intervenire contro i facinorosi armati di pietre, bastoni e molotov con le quali hanno incendiato e semidistrutto automobili e negozi. Il sindaco Giorgio Kotronias ha denunciato come "senza precedenti" gli incidenti ed ha criticato la mancanza di adeguate misure di sicurezza da parte della polizia. (tgcom)
Droga: arrestato a Madrid storico narco-trafficante Locatelli
Aveva alle costole la polizia di mezza Europa il boss internazionale della droga, Pasquale Claudio Locatelli, catturato, in Spagna, dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli e destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Titolare di un fascicolo giudiziario alto un paio di spanne, scritto a piu' mani da un po' tutte le forze di polizia europee ma anche dalla Dea americana, Locatelli, nato ad Almenno San Bartolomeo, per lunghi anni latitante internazionale, risulta fortemente implicato negli ambienti del narcotraffico internazionale, nell' ambito dei quali ricoprirebbe, da oltre 10 anni, un posto di primaria importanza, essendo uno dei principali ''collettori'' tra i cartelli sudamericani e nordafricani produttori della droga (rispettivamente, cocaina ed hashish) e numerose organizzazioni delinquenziali operanti su scala europea e balcanica. Il suo ultimo domicilio conosciuto nella Bergamasca era a Brembate Sopra. In terra orobica si era specializzato mettendo in piedi un traffico internazionale di auto rubate. Ma erano anni che aveva abbandonato la tranquilla provincia per investire alla grande, nei santuari della coca sulla Costa Azzurra. E qui, dove secondo gli inquirenti, era a capo di una banda di trafficanti italiani in contatto con il cartello colombiano di Medellin, gli sono venuti i guai maggiori. E' gravato da numerosi precedenti di Polizia e risulta, inoltre, destinatario di diversi provvedimenti restrittivi, emessi anche da autorita' giudiziarie estere e scaturiti da indagini internazionali. Nel corso delle indagini, Locatelli era anche stato arrestalo due volte, nel maggio e nel luglio del 2006, ma, in entrambe le occasioni, era stato poi scarcerato dai giudici spagnoli per vizi di forma e si era reso irreperibile.
Fonte: ASCA
Sisma a Isernia, tutti in strada: terremoto simile a quello dell'Aquila
Dopo una prima scossa di magnitudo 2, nella notte, a Isernia la terra è tornata a tremare altre quattro volte nel tardo pomeriggio. La popolazione, spaventata e temendo un terremoto simile a quello del 6 aprile 2009 all'Aquila, si è riversata nelle strade. Gli
Omofobia: aggredito giovane omosessuale
Roma, 30 mag. (Tgcom) - Un giovane omosessuale di 24 anni è stato aggredito a Roma da un gruppo di quattro o cinque ragazzi, nella zona di Colle Oppio. L'episodio, denunciato solo oggi, si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì a pochi passi dal Colosseo. Il 24enne, insultato e preso a calci e pugni, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale, riportando diverse ferite, tagli e contusioni al volto e rischiando di perdere l'occhio. La denuncia del fatto viene dall'associazione Arcigay che ha spiegato come il giovane, all'uscita dal pub "Coming out" mentre stava passeggiando verso la Stazione Termini, sia stato accerchiato davanti alle scale di accesso a Colle Oppio, è stato accerchiato da quattro/cinque ragazzi tra i 25 e 30 anni che probabilmente lo avevano seguito fin dall'uscita del locale. Poi è seguito il pestaggio. "Gay di m..." sarebbe la frase urlata più volte dagli aggressori mentre sferravano i calci alla loro vittima a terra, ferita. Lo riferisce l'avvocato della vittima, Daniele Stoppello e responsabile dell'Ufficio Legale di Gay Help Line. "Gli aggressori - ha aggiunto Stoppello - dopo averlo lasciato privo di sensi per terra, gli hanno poi sottratto il cellulare con il quale, prima di essere colpito era al telefono con un amico al quale è riuscito a chiedere aiuto e che lo ha poi raggiunto sul luogo dell'aggressione. Il ragazzo aggredito è stato ricoverato d'urgenza in ospedale". Il legale denuncia che il giovane ha riportato "lesioni gravissime". (Tgcom)
Enna, sequestro discarica abusiva
Enna, 29 mag. (Tgcom) - I carabinieri di Enna hanno sequestrato una discarica abusiva di 30mila metri quadri, con grandi quantità di rifiuti speciali e pericolosi. La zona interessata è nelle vicinanze dell'ospedale Umberto I e a poche centinaia di metri dall'abitato di Enna Bassa. I militari ipotizzano che lo stoccaggio abusivo di rifiuti pericolosi fosse in mano alla mafia. Il sequestro è stato effettuato dai militari del nucleo investigativo provinciale.
Denunciata la proprietaria del terreno e due suoi familiari, imprenditori del settore movimento terra, secondo gli inquirenti vicini ad ambienti mafiosi. I carabinieri hanno fermato un motocarro che stava scaricando rifiuti speciali pericolosi. Nei cumuli di rifiuti, alti anche 30 metri, è stato trovato di tutto: elettrodomestici, bitume, carcasse di veicoli, vetro, lastre di amianto e rottami ferrosi. La discarica sarebbe attiva da diversi anni. (Tgcom)
Denunciata la proprietaria del terreno e due suoi familiari, imprenditori del settore movimento terra, secondo gli inquirenti vicini ad ambienti mafiosi. I carabinieri hanno fermato un motocarro che stava scaricando rifiuti speciali pericolosi. Nei cumuli di rifiuti, alti anche 30 metri, è stato trovato di tutto: elettrodomestici, bitume, carcasse di veicoli, vetro, lastre di amianto e rottami ferrosi. La discarica sarebbe attiva da diversi anni. (Tgcom)
Camion investe e uccide studente
Napoli, 29 mag. (Tgcom) - Era appena uscito dalla scuola quando è stato investito da un camion. E' morto così, per le gravi ferite riportate, un ragazzino di 15 anni di Cardito, nel Napoletano. L'incidente è avvenuto davanti ai compagni di classe, sconvolti per quanto accaduto. L'autista del mezzo pesante si è fermato ed ha aspettato l'arrivo dell'ambulanza. Lo studente è morto in ospedale. La tragedia si è consumata al termine delle lezioni. Il giovane era appena uscito dal Liceo artistico di Cardito, nel Napoletano, quando è stato investito dal camion. Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, lo studente stava attraversando la strada proprio mentre sopraggiungeva il mezzo pesante. L'impatto è stato inevitabile. Lo studente è morto poco dopo all'ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Il corpo del 15enne è stato trasferito al Secondo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico. (Tgcom)
L. Terme, sequestrati beni a usurai
Carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato beni mobili ed immobili per un valore di due milioni di euro a Lamezia Terme: nel mirino due presunti estorsori ed usurai, Giuseppe Buffone e Vincenzo Lo Scavo. Il sequestro è stato disposto dal Tribunale per le misure di prevenzione di Catanzaro. Buffone e Lo Scavo sono stati condannati a conclusione del procedimento penale scaturito dall'operazione Rainbow, partita nel 2009. L'operazione portò, complessivamente, all'arresto di 14 persone accusate di avere svolto una vasta attività estorsiva e di usura ai danni di imprenditori della zona di Lamezia Terme e della provincia di Vibo Valentia. Secondo quanto era emerso dalle indagini, l'organizzazione della quale avrebbero fatto parte anche Buffone e Lo Scavo avrebbe gestito un ''giro'' di prestiti ad usura con tassi d'interesse che sarebbero arrivati anche al 600 per cento l'anno. Nell'ambito della stessa operazione altre 75 persone erano state denunciate in stato di libertà all'autorità giudiziaria.
Fonte: TGCom
Sfere rosse e cerchi, giallo avvistamento nel Napoletano
Napoli, 28 mag. - In cielo ha visto due grandi sfere di fuoco, poi a terra sono stati trovati cerchi concentrici. E' giallo su un avvistamento a Crispano. La notizia ha fatto il giro del paese, in provincia di Napoli, e molte persone si sono riunite nella zona, che ora viene transennata da carabinieri e polizia municipale, dove sono stati scoperti i 'reperti' dell'avvistamento. Protagonista della vicenda un operatore ecologico di 42 anni che ha visto ad alta quota due sfere di colore rosso vivo. In seguito ad un sopralluogo trovati a terra, nella zona vicina allo stadio di Crispano, dei cerchi concentrici e tracce di schiacciamento dell'erba. (Ansa)
Foto: Tgcom
Foto: Tgcom
Ddl intercettazioni, 11 emendamenti
Roma, 28 mag. (Ansa) - Sono pubblicati sul sito del Pdl al Senato gli 11 emendamenti presentati dal centrodestra al ddl intercettazioni. la prima proposta di modifica prevede la possibilita' di pubblicare gli atti delle indagini ''per riassunto''. In un altro emendamento e' vietata la pubblicazione anche parziale, per riassunto o nel contenuto delle intercettazioni, anche se non piu' coperte dal segreto fino alla conclusione delle indagini preliminari. E' vietata la pubblicazione anche in questo caso parziale, per riassunto o nel contenuto, delle ordinanze emesse in materia di misure cautelari. Stesso divieto vale anche per le richieste di tali misure. Si potra' pubblicare il contenuto solo dopo che l'indagato o il suo difensore siano venuti a conoscenza dell'ordinanza del giudice. E' sempre vietata la pubblicazione delle intercettazioni di cui sia stata ordinata la distruzione o che riguardino fatti, circostanze e persone estranee alle indagini. (Ansa)
Usa: e' morto Gary Coleman, l'Arnold della tv
Salt Lake City (Utah), 28 mag. (Ansa) - L'attore Gary Coleman, l'ex-bimbo prodigio della serie tv Arnold, è morto, ha confermato l'ospedale dove era ricoverato dopo avere subito una emorragia cerebrale. Aveva 42 anni. L'attore era finito in ospedale di Salt Lake City in seguito ad una caduta mercoledì nella sua abitazione nello Utah che gli aveva causato una grave ferita alla testa. Le sue condizioni erano drammaticamente peggiorate giovedì quando aveva perso conoscenza ed era scivolato in coma. Da allora era stato mantenuto in vita con il supporto di apparecchiature ospedaliere del reparto cure intensive. Coleman era stato in cattiva salute fin dall'infanzia a causa di una malattia renale che l'aveva costretto a sottoporsi per due volte al trapianto dei reni e a sottoporsi a dialisi. L'attore era diventato famoso come 'Arnold', una serie televisiva di gran successo che era andata in onda tra il 1978 e il 1986.
Si era trasferito in Utah cinque anni fa per le riprese del film 'Church Ball'. Sul set aveva incontrato Shannon Price, diventata due anni dopo sua moglie. Coleman aveva continuato a lottare con i problemi di salute. Alcuni mesi fa, mentre girava il film 'The Insider', era stato colto da un attacco di convulsioni sul set. Aveva avuto anche in passato guai con la giustizia, soprattutto per problemi di violenza familiare. (Ansa)
Si era trasferito in Utah cinque anni fa per le riprese del film 'Church Ball'. Sul set aveva incontrato Shannon Price, diventata due anni dopo sua moglie. Coleman aveva continuato a lottare con i problemi di salute. Alcuni mesi fa, mentre girava il film 'The Insider', era stato colto da un attacco di convulsioni sul set. Aveva avuto anche in passato guai con la giustizia, soprattutto per problemi di violenza familiare. (Ansa)
Pedofilia: Bagnasco, in Italia possibili coperture di abusi
Esiste ''la possibilita''' che anche in Italia preti pedofili abbiano goduto della copertura dei vescovi, come accaduto in altri paesi: lo ha ammesso il presidente dell'episcopato italiano, card. Angelo Bagnasco, rispondendo alle domande dei giornalisti, in una conferenza stampa a conclusione della 61/esima assemblea generale della Cei in Vaticano. ''C'e una possibilita''', ha detto: tuttavia, ''qualora ciò fosse accertato il giudizio della Chiesa è noto: è una cosa di per sè sbagliata e da superare''. ''La pedofilia è un peccato terrificante e un reato'', ha aggiunto, senza tuttavia essere in grado, per il momento, di fornire ulteriori dettagli sui procedimenti canonici aperti, negli ultimi dieci anni, nei confronti di un centinaio di preti sospettati di abusi su minori (su oltre 40 mila in servizio in Italia). Sara' il vescovo a decidere il modo di affrontare gli scandali: nessun modello, come certe iniziative tedesche, austriache o statunitensi, e' automaticamente trasferibile in altre realta', ha sintetizzato il porporato. In conferenza stampa, insieme al tema della pedofilia, sono tornati gli argomenti della prolusione e dell'Assemblea: il cardinale ha ribadito che occorre un particolare sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese, a cui ''non arrivano sufficienti aiuti'', specie in questo momento di grave crisi economica.
Via: ANSA
Catturato il ladro dai mille volti
Bari, 28 mag. (Libero News) - In oltre 20 anni di carriera ha derubato centinaia di passeggeri sui treni di tutt’Italia; nessuno era riuscito mai a ricostruire la sua vera identità. Dal 1994 ha agito sui treni di tutt’Italia, derubando incauti passeggeri. E’ stato catturato dal compartimento della polizia ferroviaria per la Puglia, la Basilicata ed il Molise "l’uomo dai mille volti": passando da un vagone all’altro con un codice fiscale intestato a false generalità e una valigia vuota nella quale nascondere la refurtiva, e pur avendo passato qualche mese in carcere, nessuno era riuscito mai a ricostruire la sua vera identità e la sua carriera criminale. Si tratta probabilmente di un algerino, ma non si conoscono ancora le sue generalità. "L’uomo dai mille volti" era già finito in carcere diverse volte, ma sempre per brevi periodi, durante i quali non vi era stato il tempo per ricostruire la sua identità e risalire ai suoi precedenti. Ora, grazie al "codice univoco individuo" che la Polizia gli ha attribuito nel suo archivio, il ladro dovrà rassegnarsi. Secondo i calcoli effettuati dalla polizia ferroviaria ha maturato oltre sette anni di reclusione e 10.000 euro di multa. (Libero News)
Scovato Vincenzo Gullì. Un altro latitante finisce nella rete della polizia
La Squadra Mobile della questura di Reggio Calabria all'alba di stamani ha arrestato Vincenzo Gulli', 42 anni, ricercato per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentativo di omicidio. L'uomo, inserito nell'elenco dei 100 latitanti piu' pericolosi del Paese, e' stato catturato all'interno di un appartamento del rione Bocale situato sulla spiaggia. Vincenzo Gulli' viene indicato come un affiliato alla consorteria mafiosa di Roccaforte del Greco riconducibile alle famiglie Paviglianiti - Pangallo - Maesano.
'Ndrangheta, polizia arresta latitante
Reggio Calabria, 28 mag. - La squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato Vincenzo Gullì, 42 anni, presunto affiliato alla cosca Maisano-Rodà-Paviglianiti egemone nella zona di Rogudi nel reggino. Era inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. L'uomo, ricercato da oltre un anno perché destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio, si nascondeva in un appartamento alla periferia di Reggio Calabria in località Bocale al primo piano di una palazzina posta sul lungomare del piccolo centro del reggino. Vincenzo Gullì non ha opposto resistenza ed era solo al momento dell'irruzione da parte della polizia di Stato. L'abitazione dove il latitante si nascondeva è stata posta sotto sequestro e sono in corso indagini per risalire alla posizione dei proprietari dell'appartamento. (Virgilio)
Attacchi a moschee, più di 80 morti. L'esercito: «Liberati tutti gli ostaggi»
Islamabad, 28 mag. (Corriere della Sera) - Doppio attacco alle moschee di Lahore, in Pakistan, durante il venerdì di preghiera islamico. Un commando di uomini armati di granate ha assaltato due luoghi di culto, nei quartieri di Garhi Shahu e Model Town, provocando più di 80 morti e oltre cento feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio fornito dal vice governatore di Lahore, e bloccando circa duemila fedeli. Dopo alcune ore di scontri tra i miliziani e le forze dell'ordine, gli ostaggi sono stati tutti liberati. Gli attacchi hanno preso di mira la setta islamica Ahmadi, in passato spesso bersaglio delle organizzazione fondamentaliste sunnite. I luoghi di culto presi di mira si trovano a diversi chilometri di distanza l’uno dall'altro. L'attacco è stato rivendicato dalla branca del Punjab del Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp), movimento armato clandestino talebano in lotta con il governo centrale di Islamabad. Lo riferisce Geo Tv. Le forze di sicurezza hanno prima portato a termine l'operazione nella moschea di Model Town, dove sono stati liberati circa 1.500 fedeli. Qui sono state segnalate dieci vittime: sette terroristi hanno sferrato l'attacco alla moschea e gli agenti ne hanno uccisi cinque. Un altro è stato arrestato nel corso dell'operazione. Più tardi, sono tornati liberi anche i fedeli intrappolati nella moschea di Garhi Shahu. (Corriere della Sera)
Pg: Restivo colpì Elisa 13 volte, no ad elementi per eventuali complici
Il Procuratore generale di Salerno, Lucio di Pietro, ha dichiarato che "Danilo Restivo uccise Elisa Claps colpendola 13 volte al torace con un'arma da punta e taglio, dopo un approccio sessuale rifiutato dalla ragazza, poi la trascinò nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità" . Il magistrato ha anche spiegato che nei confronti di Restivo "ci sono gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine all'omicidio di Elisa". Restivo "ha commesso il fatto - ha aggiunto il Procuratore generale di Salerno - per motivi abbietti e ha agito con crudeltà". Di Pietro ha anche dichiarato di non avere elementi per chiarire se Restivo sia stato aiutato o meno ad occultare il cadavere di Elisa. Dopo aver colpito al torace Elisa Claps, provocandone la morte, Restivo, ha spiegato ancora Di Pietro, "ha coperto il cadavere con materiale di vario tipo, fra cui tegole e materiale di risulta". Elisa è stata uccisa lì dove è stata trovata "parzialmente coperta" con materiale che è stato poi rimosso negli anni". "Quando abbiamo rinvenuto il corpo di Elisa - ha spiegato il magistrato - questo non era completamente coperto. Parte del materiale usato per nasconderlo è stata asportata. In questa fase ci interessava risolvere l'omicidio, ma cercheremo con tutto il nostro impegno di accertare i fatti nella loro interezza, per capire chi può aver rimosso il materiale o se qualcun altro ha trovato prima il corpo di Elisa. Faremo dei passi indietro".
India/ esplosione sui binari: 65 morti, il governo: è un atto di terrorismo
E' di oltre 65 morti e 110 feriti il bilancio deIlo scontro tra un treno passeggeri Bengala e un convoglio merci dopo un'esplosione sui binari, nello Stato indiano del West. L'incidente è considerato dal ministero dell'Interno di New Delhi come "un atto di sabotaggio", anche se "ancora non è chiaro se sia stato utilizzato esplosivo per danneggiare i binari". La pista per individuare gli attentatori porta al movimento maoista. Il bilancio ufficiale delle vittime reso noto finora, ma destinato a crescere con il passare delle ore, è di 65 morti e oltre 100 feriti. Il treno espresso era in servizio da Calcutta e Mumbay. Il deragliamento e il successivo impatto sono avvenuti all'1.30 locale nel distretto West Midnapore, una roccaforte maoista circa 135 chilometri a ovest di Calcutta, capoluogo del Bengala occidentale. Secondo il ministero dell'Interno a New Delhi, si è trattato di «un atto di sabotaggio», anche se «ancora non è chiaro se sia stato utilizzato esplosivo per danneggiare i binari». Il ministro dell'Interno, Palaniappam Chidambaram, ha aggiunto che «sarà necessario attendere la conclusione delle perizie per una risposta formale sugli autori». «Sospettiamo un gruppo di Naxalites», ha detto da Calcutta il capo della polizia Bhupinder Singh, con riferimento al movimento maoista fondato a fine anni Sessanta nella zona di Naxalbari del Bengala Occidentale. Un gruppo che, secondo il primo ministro indiano Manmohan Singh, rappresenta la minaccia principale alla sicurezza interna, essendo accusato della morte di oltre 1300 persone nelle violenze scatenate dal gennaio 2009. Il capo della polizia ha inoltre precisato che sul luogo del deragliamento sono stati rinvenuti dei volantini dei ribelli.
Fonte: Corriere della Sera
50 anni del 72° Stormo: parte la stagione 2010 delle Frecce Tricolori
I 50 anni di attività della Scuola Volo Elicotteri saranno celebrati venerdì 28 maggio alle 17 presso l’aeroporto militare di Frosinone, sede del 72° Stormo. E’ prevista la prima esibizione delle Frecce Tricolori della stagione 2010. La Scuola, istituita il 15 febbraio 1960, e’ diventata il centro di eccellenza italiano nella formazione dei piloti di elicotteri delle Forze Armate italiane e dei Corpi Armati dello Stato. Le prove dell'esibizione aerea delle Frecce Tricolori si sono tenute oggi pomeriggio sull'aeroporto militare di Frosinone. Il 72° Stormo è l'unica scuola di volo dell'Aeronautica militare nel settore elicotteristico. Presso il reparto vengono svolti corsi anche per piloti stranieri. Dal 1960 ad oggi sono state effettuate 423.884 ore di volo e brevettati 4.430 piloti. Tra dieci giorni, il 2 giugno, la pattuglia acrobatica nazionale sarà in volo su Roma per stendere sulla città il bianco, rosso e verde con le fumate dei Mb339 i jets azzurri della Pan. Il prossimo 13 giugno gli splendidi aerei della Pattuglia Acrobatica “Frecce Tricolori” si alzeranno in volo su Campo di Mare (Brindisi), per dare vita ad uno spettacolo che coinvolgerà migliaia cittadini. Tutto il salento quindi vivrà un evento definibile di epocale portata, una manifestazione in grado di attirare l’interesse di decine di migliaia di spettatori. Insomma, sarà una dimostrazione di precisione ed eleganza di volo, una danza sincronizzata a cielo aperto che effettueranno i piloti del team. Fra i protagonisti, figurano il Comandante, Tenente Colonnello Marco Lant (Pony 0); Capoformazione, capitano Jan Slangel (Pony 1); 1° Gregario sinistro, capitano Mirco Caffelli (Pony 2); 1° Gregario destro, capitano Fabio Martin (Pony 3); 2° Gregario sinistro, capitano Fabio Capodanno (Pony 4); 2° Gregario destro, tenente Piercarlo Ciacchi (Pony 5); 1° fanalino, tenente Marco Zoppitelli (Pony 6); 3° Gregario sinistro, capitano Gaetano Farina (Pony 7); 3° Gregario destro, capitano Stefano Centioni (Pony 8); 2° fanalino, tenente Filippo Barbero (Pony 9); Solista, Maggiore Simone Covelli (Pony 10); Capo servizio efficienza Aeromobili, Tenente Colonnello Andrea Bolzicco; Capo sezione controllo qualità manutenzione, capitano Daniele Baldo; Capo Sezione Tecnica, tenente Adriano Zuliani; Responsabile e Speaker, maggiore Andrea Saia; Capo Ufficio Comando, capitano Andrea Soro.
Fonti: Il Friuli | La Gazzetta del Mezzogiorno
Scoperta maxi evasione nel Comasco: denunciato amministratore
La Gdf di Olgiate Comasco ha scoperto una maxi evasione fiscale: due società con sede in Svizzera, operanti nel commercio all'ingrosso di tessuti e abbigliamento, hanno eluso 112 milioni di euro. Denunciato l'amministratore delle due
Carabinieri: sequestrati reperti archeologici e opere trafugate
Decine di perquisizioni domiciliari sette persone denunciate e sessantanove reperti sequestrati in provincia di Palermo dall'inizio dell'anno. Sono i numeri della nuova fase dell'operazione "Archeoweb", contro i trafficanti di reperti
Indagato per le bombe il Signor Franco, funzionario dei vecchi servizi segreti
Un funzionario dei servizi segreti tuttora in forza all'Aisi, l'Agenzia di informazioni per la sicurezza interna che ha sostituito il vecchio Sisde, è indagato dalla Procura di Caltanissetta per concorso nella strage di via d'Amelio. È un nome poco noto alle cronache,
Finanziere turco rapito a Rimini, blitz della polizia lo libera
La squadra mobile della Questura di Rimini ha liberato un cittadino turco che era stato sequestrato a scopo di estorsione (ma la notizia era stata tenuta segreta) il 14 maggio scorso da un commando di cinque persone armate. La polizia ha arrestato nove uomini, otto
Droga, arrestata miss Colombia
Bueons Aires, 27 mag. (tgcom) - Da reginetta di bellezza a boss della droga. E' finita a Buenos Aires la fuga di Angie Sanclemente Valencia, 30 anni, miss Colombia e poi modella, ricercata in tutto il mondo per aver messo in piedi una rete di corrieri della droga fatta esclusivamente di belle ragazze che volavano in business class. "Mia figlia è vittima di un complotto" ha urlato la madre di Angie dopo il suo arresto in un ostello di Palermo, quartiere della capitale argentina. La giovane era in fuga da dicembre, quando era stato emesso contro di lei un ordine di custodia: una delle sue ragazze era stata arrestata all'aeroporto di Cancun, in Messico, dove stava per imbarcarsi su un volo diretto in Europa portando con se 57 chili di cocaina. Fallito il tentativo del suo avvocato, Guillermo Tiscornia, di spacciare la sua latitanza per "paura di essere stuprata in carcere", Angie è rimasta nella lista dei ricercati fino al suo arresto. Nel 2000, a 21 anni, aveva vinto il concorso di Reginetta del Caffé, uno dei più prestigiosi concorsi di bellezza in Colombia, ma era stata poi squalificata perché si era scoperto che, contravvenendo alle regole, aveva nascosto di essere sposata. (tgcom)
Gb, camion trascina auto a 100km/h
Londra, 27 mag. (tgcom) - Uno spaventoso incidente poteva finire in tragedia nel Regno Unito. Una piccola utilitaria si è incastrata sotto un camion che ha continuato la sua folle corsa in autostrada a 100 km/h. Tutti ne sono usciti illesi, ma nessuno è riuscito a spiegare la dinamica dell'accaduto. Solo un video su YouTube, spuntato dopo mesi, ha permesso alla polizia di fare chiarezza, attribuendo ogni colpa alla donna al volante dell'automobile. John Tomlinson, il camionista, ha sempre detto di non essersi accorto di quanto stava accadendo. Dalla cabina del camion, infatti, gli era impossibile vedere l'auto incastrata sotto il mezzo pesante. La donna al volante della Renault Clio, Rona Williams, ha fatto di tutto per attirare la sua attenzione. "Ho chiamato il 999 dal mio cellulare e ho iniziato a urlare: 'Sto morendo, sto morendo, fate qualcosa per me'", ha raccontato ai giornali. Clacson, fari abbaglianti e gesti dal finestrino non sono però serviti a nulla. Solo dopo qualche secondo, grazie all'intervento degli altri automobilisti che passavano, il mezzo pesante ha arrestato la sua corsa. Le cause dell'incidente sono state un mistero per almeno due mesi. Nemmeno gli agenti della polizia inglese erano riusciti a capire come l'auto fosse finita sotto il camion. La spiegazione è arrivata, quasi per caso, dopo la pubblicazione su YouTube di un filmato realizzato da un'automobile che viaggiava a pochi metri dal mezzo pesante. Le immagini hanno chiarito che all'origine di tutto vi è una manovra azzardata della Williams. (tgcom)
Tenta suicidio due volte: salva
Siena, 27 mag. (tgcom) - Una donna ha tentato di uccidersi per due volte in pochi minuti gettandosi sotto i treni della linea Siena-Empoli, ma entrambi i tentativi sono falliti. Prima la donna si è gettata da un cavalcavia a Castellina Scalo, nel Senese: è finita sui binari ma il treno le è passato sopra senza toccarla. Allora si è sdraiata sui binari al passaggio di un secondo treno, ma il convoglio è stato fermato dal macchinista. Ora la donna è ricoverata in ospedale. Dopo il secondo tentativo di suicidio la donna è scappata, ma è stata rintracciata dagli agenti della polizia ferroviaria e bloccata: gli agenti l'hanno accompagnata in ospedale, dove è stato disposto il ricovero coatto per timore che tentasse il suicidio una terza volta. Non si conoscono, per ora, i motivi del gesto. (tgcom)
Molotov contro maestra violenta
Lucca, 27 mag. (tgcom) - Due uomini a bordo di uno scooter hanno compiuto un attacco incendiario contro la casa di Anna Laura Scuderi, una delle due maestre dell'asilo Cip Ciop di Pistoia accusate di violenze sui bambini. La donna, ai domiciliari da pochi giorni, era in casa coi parenti. Le fiamme sono state subito domate. Il legale della maestra: "E' un atto gravissimo". Episodio condannato anche da uno dei genitori dei bimbi picchiati: "Era immaginabile". A riferire del lancio della molotov è stato il Corriere della Sera. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, i due uomini a bordo dello scooter si sono avvicinati all'abitazione della Scuderi e hanno lanciato la bottiglia incendiaria. I due sono poi fuggiti verso l'autostrada. La Scuderi si è trasferita in un residence ad Altopascio, in provincia di Lucca, per paura di minacce e ritorsioni. "E' un atto gravissimo e questo episodio dimostra che in questa vicenda è necessario avere maggiore responsabilità", dice il legale della maestra, Stefano Panconesi. "Un episodio da condannare, c'è chi vuole farsi giustizia da solo", dice al Corsera Daniele Sicari, padre di una delle bimbe maltrattate, "allo stesso tempo dico che queste due signore avrebbero dovuto rimanere in cella, c'è un processo in corso e sono sicuro che avremo giustizia". Il 24 maggio il giudice per l'udienza preliminare Roberto Fucigna aveva concesso gli arresti domiciliari ad Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce, le due maestre arrestate lo scorso 2 dicembre per i maltrattamenti ai bambini dell'asilo Cip e Ciop di Pistoia. Le due donne sono uscite dal carcere femminile di Pontedecimo (Genova). Davanti al gup Fucigna è cominciato il processo con rito abbreviato alle due maestre, che hanno proposto un risarcimento di 23mila euro ai genitori dei bimbi maltrattati, che si sono costituiti parti civili. (tgcom)
Singapore, macchia greggio in mare
Singapore, 25 mag. (Tgcom) - Circa 2mila tonnellate di greggio si sono riversate in mare dopo una collisione tra una nave cisterna ed una nave cargo al confine tra le acque malesi e quelle di Singapore. Lo scontro tra le due navi, la Bunga Kelana 3 e la Mt Waily, "ha aperto una falla di 10 metri sul lato destro della petroliera e 2mila tonnellate di greggio sono finite in mare", ha detto il comandante della petroliera, Abdul Hadib bin Abdul Wahab.L'incidente è avvenuto alle 6 ora locale (le 23 di ieri in Italia). La Bunga Kelana 3 è una petroliera classe Aframax fabbricata nel 1998, con una portata lorda di 105.784 tonnellate. Le Autorità portuali di Singapore hanno confermato che la collisione è avvenuta a circa 13 miglia dalla costa. Gli equipaggi starebbero operando per evitare una nuova catastrofe naturale. (Tgcom)
Due paracadutisti morti in lancio
Pinerolo, 25 mag. (tgcom) - Due paracadutisti sportivi francesi sono morti in un lancio a Garzigliana, vicino a Pinerolo. I due avevano già fatto alcuni lanci in mattinata. Secondo una prima ricostruzione quando si sono nuovamente lanciati i paracadute si sono aperti, attorcigliandosi però tra loro. Le vittime sono un uomo di 38 anni e una donna di 42 anni, descritti come molto esperti (lui aveva all'attivo oltre 2mila lanci, lei 500). Inutili i soccorsi. I due erano paracadutisti "di figura", cioè specializzati in movimenti e piroette nel vuoto. Come spiegato dai soccorritori, dopo aver effettuato vari lanci, al momento dell'incidente le due vittime stavano provando una figura insieme ad altre due persone. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Pinerolo. (tgcom)
Denise Pipitone: madre e imputata in aula, scambio di sguardi
Per la prima volta in un' udienza del processo aperta al pubblico Piera Maggio, madre di Denise Pipitone scomparsa da Mazara a 4 anni nel 2004, e l'imputata di concorso nel sequestro, Jessica Pulizzi, hanno incrociato i loro sguardi. Pulizzi è sorellastra di Denise essendo figlia del padre naturale della bimba Piero Pulizzi. Solo sguardi e nessuna parola, quindi, tra le due mentre Piera Maggio ha detto di aver cercato gli occhi di Anna Corona, madre di Jessica anche lei in aula, ma senza riuscirvi. Maggio si è seduta sul banco dei testimoni e sta rispondendo alle domande del pm. Tra l'altro la madre di Denise ha raccontato di una telefonata di Jessica, ma non ha saputo collocarla temporalmente se non dicendo che è avvenuta parecchi anni fa, in cui la ragazzina le ha detto: "Così come stiamo piangendo io e mia sorella piangerà tuo figlio Kevin". Kevin Pipitone è il fratello, oggi diciassettenne, di Denise. Così ha commentato il papà Piero Pulizzi, che ancora aspetta di poter riabbracciare la sua Denise: “Oggi comincerà il vero processo , e io aspetto la verità“. Tra gli imputati per il sequestro della bambina, avvenuto il 1 settembre 2004 nel piccolo centro di Mazara del Vallo, c’ è la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, figlia naturale di Piero. “Non parlo con mia figlia Jessica da sei anni, dal giorno in cui si è avvalsa della facotà di non rispondere davanti ai magistrati. Io in quel giorno ho perso una seconda figlia” spiega il papà che oggi si costituisce parte civile nel processo.
Fonte: ANSA
Via: Newsnotizie
Mafia, blitz anti-usura della Dda a Palermo
I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno fermato quattro presunti esponenti del clan mafioso di Resuttana. Sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione. Il
Gdf sequestra oltre 1.280.000 prodotti privi di sicurezza: 7 denunce
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Alessandria hanno sequestrato all'interno di un deposito all'ingrosso situato nei pressi di Monza circa 1.280.000 prodotti, per un valore commerciale stimato di oltre cinque milioni di euro, per la maggior parte di
Guardia di Finanza, sequestro di merce contraffatta al porto
Le Fiamme Gialle di Ancona, in collaborazione con i funzionari della Dogana, nell’ambito dell’ attività di servizio finalizzata alla repressione dei traffici illeciti condotta nel porto dorico, hanno sottoposto a sequestro 2.354 accessori per abbigliamento costituiti da scarpe, borse, portafogli, cinture, cappelli e foulard di note griffes nazionali ed estere (Prada, Armani, Gucci, D e G, Guess, Louis Vuitton, Burberry e Nike).
La merce, del valore commerciale di 160.000 euro, trasportata su un autoarticolato di un noto vettore internazionale e contenuta, alla rinfusa, in scatoloni, era documentalmente destinata al mercato nazionale. I prodotti riportavano loghi e diciture normalmente rinvenibili sulle confezioni originali poste in vendita attraverso i normali canali di distribuzione, idonei quindi a trarre in inganno i consumatori finali. Le indagini sono tutt’ora in corso e finalizzate all’individuazione degli effettivi destinatari nonché responsabili dell’illecito traffico. L’operazione di servizio conferma la particolare attenzione posta dalla Guardia di Finanza nel dispositivo di controllo ai transiti commerciali nel porto di Ancona per la tutela della sicurezza economica.
Fonte: Anconainforma
Show hard davanti a minori: arrestata Brigitta Bulgari
Fossato di Vico (Perugia), 25 mag. (Quotidiano.net) - Arrestata la pornostar Brigitta Bulgari, al secolo Brigitta Kocsis, per essersi esibita davanti anche ad alcuni minori, dai quali si sarebbe fatta toccare, all’interno di una discoteca di Fossato di Vico in provincia di Perugia. L'attrice hard, 27 anni, è accusata di pornografia minorile e atti osceni in luogo pubblico nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Gubbio. A carico della donna è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere al termine di una serata in una discoteca di Montebelluna (Treviso) ed ora si trova rinchiusa nel carcere di Belluno. Notificati due avvisi di garanzia al titolare del locale di Fossato di Vico e di un collaboratore di Marsciano che avrebbe caldeggiato la serata. L'episodio contestato alla Bulgari, originaria dell’Ungheria, risale al 27 febbraio scorso. Nei giorni successivi allo spettacolo i carabinieri della stazione di Fossato di Vico sono venuti a conoscenza, tramite alcuni cittadini, che l’attrice in aveva dato vita a un vero e proprio spettacolo hard. Documentato da filmini amatoriali (realizzati con il telefono cellulare), fotografie e commenti sulla serata - hanno riferito gli investigatori - scaricati da diversi utenti sul social network Facebook. Alcuni sono risultati lasciati da minori di 16 e 18 anni. (Quotidiano.net)
Ravenna: non si ferma all'alt e sperona auto dei carabinieri, arrestato
Ravenna, 25 mag. (Adnkronos) - Non si e' fermato all'alt dei carabinieri e ha proseguito la sua corsa, quasi investendo un militare che per schivare il veicolo si e' gettato in un fossato adiacente. E' successo a Fosso Ghiaia (Ravenna), durante un posto di controllo lungo la ss 16 Adriatica, dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiobile hanno arrestato un pregiudicato sloveno senza fissa dimora. Inseguito da un altro equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile con l'ausilio della pattuglia della stazione di Milano Marittima, l'uomo, un pregiudicato sloveno senza fissa dimora, all'altezza di Savio di Ravenna, si e' inizialmente accostato sulla destra quasi a volersi fermare poi ha fatto invece un'improvvisa inversione a 'u', speronando e scontrandosi con la vettura del Nucleo Radiomobile. Nell'incidente, riferiscono i militari, sia il fuggitivo che i militari hanno riportato lievi lesioni. (Adnkronos)
Carceri: telefonino in cella pentito
Catania, 24 mag. (Ansa) - Un telefonino cellulare, fornito di sim e perfettamente funzionante, e' stato trovato nella cella di un collaboratore di giustizia. Era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Bicocca a Catania. Lo rende noto il vice segretario dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, Nicotra il quale riferisce anche che ''al momento nessun agente e' coinvolto nell'inchiesta. La carenza di personale - commenta Nicotra - puo' mettere a serio rischio la sicurezza nelle carceri''. (Ansa)
Strage Nassiriya, colonnello Di Pauli assolto dal tribunale militare di Roma
Il colonnello dei carabinieri Georg Di Pauli è stato assolto dal tribunale militare di Roma nel processo per l'attentato alla Base Maestrale di Nassiriya, che il 12 novembre 2003 causò la morte di 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e due civili. Di Pauli era accusato di non aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie alla difesa di Base Maestrale, quartier generale dei carabinieri. Il tribunale ha stabilito che il fatto non costituisce reato. Il pm aveva chiesto la condanna del colonnello a due anni di reclusione. Altri due imputati - i generali dell'Esercito Vincenzo Lops e Bruno Stano - sono stati già processati con il giudizio abbreviato ed entrambi assolti. La procura militare di Roma alla fine di maggio 2007 chiese il rinvio a giudizio per i tre ufficiali - Stano, Lops e Di Pauli - per «omissione di provvedimenti per la difesa militare», un reato previsto dal codice penale militare di guerra. Il gup, dopo una serie di istanze delle parti e rinvii, ha però deciso di procedere per il diverso reato di «distruzione colposa di opere militari» previsto dal codice penale militare di pace. In primo grado, il pm aveva chiesto la condanna di Lops e Stano - i due generali che si erano avvicendati al comando del contingente italiano a Nassiriya, che avevano chiesto il giudizio abbreviato - e il rinvio a giudizio per Di Pauli, comandante del contingente dell'Arma, il quale aveva optato invece per il rito ordinario. Il gup aveva condannato Stano a due anni di reclusione, assolto Lops e rinviato a giudizio Di Pauli. Nel novembre scorso, in appello, anche il generale Stano è stato però assolto con formula piena.
Via: Il Messaggero
Esplode il motore del charter: 171 turisti a terra, nessun ferito
Esplode il motore dell'Airbus 320 Lotus in partenza per Sharm El Sheik. Nessun ferito. Tanta paura dunque, ma per fortuna nessun ferito per un aereo in avaria ieri a Caselle. I 171 passeggeri dell'Airbus 320 della Lotus Air diretto a Sharm El Sheik, hanno sentito un forte botto e poi la brusca frenata del velivolo che stava decollando. E' accaduto alle 13,22 di ieri quando il pilota, accortosi dell'esplosione di uno dei due motori, ha calcolato di avere ancora qualche metro per frenare prima di dover comunque staccarsi dal suolo, e ha inchiodato il velivolo. Ma scalo chiuso per ispezione e pulizia della pista da olio e detriti, su richiesta dei vigili del fuoco Il guasto tecnico nel momento della prima spinta: il 320 aveva già raggiunto il raccordo F quando, con un boato, un motore ha ceduto. Il pilota aveva ancora tempo per rinunciare al decollo e si è fermato. Dopo pochi minuti lo scalo è stato chiuso. E' stato riaperto dopo trenta minuti. I 171 passeggeri sono stati subito fatti scendere nell'area merci. L'8 maggio scorso sono entrati in servizio nella flotta Alitalia due nuovi Airbus A320 battezzati con i nomi "Gabriele D'Annunzio" e "Giuseppe Ungaretti". Con l'ingresso in flotta di questi due aerei sono ora 40 gli Airbus A320 di nuova generazione della flotta di Alitalia che oggi conta 158 aeromobili.
Vie: Asca | La Repubblica
Foto: La Stampa (Fabio Braghini)
Treno investe camion nel Barese: almeno 40 feriti
Un treno delle ferrovie Bari-Nord è finito contro un camion a Bitonto, a nord del capoluogo pugliese. L'incidente avrebbe provocato una quarantina di feriti, tutti non gravi, tra cui molti studenti. Il treno è deragliato dai binari, fortunatamente senza
Riceveva clienti in villa lussuosa
Pesaro, 24 mag. (Tgcom) - La Guardia di Finanza di Pesaro ha scoperto una ex parrucchiera che, dopo aver chiuso bottega, ha continuato ad esercitare la sua professione al riparo delle mura domestiche. La donna riceveva le sue clienti nella mansarda della propria villa con piscina, ubicata in una zona poco accessibile delle colline pesaresi. Adesso a carico dell'artigiana scatterà una verifica fiscale per ricostruire i redditi conseguiti in nero. Gli agenti delle fiamme gialle l'hanno scoperta, dopo lunghi appostamenti, sorprendendola mentre faceva la messa in piega ad una signora. La coiffeur è l'ultima estetista irregolare incappata nella rete dei finanzieri pesaresi, che da settimane hanno avviato controlli a tappeto in un settore, quello della bellezza, che si stima realizzi il 20% dei profitti eludendo il fisco.
Nella mansarda sono stati trovati attrezzature per l'acconciatura, prodotti professionali per il trattamento dei capelli e l'immancabile agenda per gli appuntamenti. Come per le altre, anche per quest'ultima parrucchiera abusiva si dovrà avviare una verifica fiscale per ricostruire i redditi conseguiti in nero. (Tgcom)
Nella mansarda sono stati trovati attrezzature per l'acconciatura, prodotti professionali per il trattamento dei capelli e l'immancabile agenda per gli appuntamenti. Come per le altre, anche per quest'ultima parrucchiera abusiva si dovrà avviare una verifica fiscale per ricostruire i redditi conseguiti in nero. (Tgcom)
Tensione tra Coree, Obama sostiene Seul
Il presidente Usa Barack Obama ha chiesto alla Corea del Nord di cessare il suo "comportamento belligerante e minaccioso" e di domandare scusa per il suo attacco. "Noi approviamo la domanda del presidente Lee (della Corea del Sud) che la Corea del Nord chieda immediatamente scusa e punisca i responsabili dell'attacco - ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs in una dichiarazione - e, cosa più importante, cessi il suo comportamento belligerante e minaccioso". "Il sostegno degli Stati Uniti per la difesa della Corea del Sud è inequivocabile - ha aggiunto Gibbs - e il presidente ha ordinato ai suoi comandanti militari di coordinarsi strettamente con lo loro controparti sudcoreane per assicurare la sicurezza e impedire future aggressioni". Obama ha detto in un comunicato che le misure decise dalla Corea del Sud per punire il Nord dopo l'affondamento della corvetta Cheonan sono "totalmente appropriate" e che Seul per la sua difesa può continuare a contare sul pieno e "inequivocabile" sostegno degli Stati Uniti. Nella notte la Corea del Sud ha annunciato che chiederà al Consiglio di sicurezza dell'Onu di adottare sanzioni contro la Corea del Nord per le responsabilità avute nell'affondamento della corvetta Cheonan.
Via: ANSA
Giamaica, scontri narcos-polizia: dichiarato lo stato di emergenza
Le autorità giamaicane hanno dichiarato lo stato d’emergenza in vari quartieri di Kingston, messi a ferro e fuoco da bande armate che tentano di impedire l’estradizione negli Stati Uniti di un "signore della droga". Nel tentativo di evitare il peggio in una
Operazione antimafia a Gela, colpita consorteria mafiosa
Blitz antimafia a Gela, Caltanissetta, Chieti, Cuneo della Polizia di Stato: eseguite 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di affiliati alle consorterie mafiose di “Cosa Nostra" di Gela. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi per i
Camorra: arrestato affiliato clan Amato-Pagano, era latitante
Caserta, 23 mag. (Ansa) - Latitante da oltre un anno e considerato affiliato di spicco del clan Amato-Pagano, è stato arrestato Salvatore Roselli. Le manette per il 34enne, soprannominato 'Frizione', sono scattate a Sessa Aurunca (Caserta) grazie agli agenti della Squadra Mobile di Napoli, con la collaborazione di personale della Squadra Mobile di Caserta.
L'uomo era all'interno della sua villa, al momento del blitz stava dormendo; presenti anche i figli, la sorella ed i nipoti del latitante. Il provvedimento della magistratura partenopea contesta a Roselli i reati di associazione mafiosa ed associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, rivestiva un ruolo rilevante anche nel sottogruppo del clan Amato-Pagano, gestito da Enzo Notturno detto 'Vector'. L'arresto è scattato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli il 30 marzo 2009; provvedimento che, oltre Roselli, riguarda altre 103 persone di cui solo una decina sono ancora latitanti. (Ansa)
L'uomo era all'interno della sua villa, al momento del blitz stava dormendo; presenti anche i figli, la sorella ed i nipoti del latitante. Il provvedimento della magistratura partenopea contesta a Roselli i reati di associazione mafiosa ed associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, rivestiva un ruolo rilevante anche nel sottogruppo del clan Amato-Pagano, gestito da Enzo Notturno detto 'Vector'. L'arresto è scattato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli il 30 marzo 2009; provvedimento che, oltre Roselli, riguarda altre 103 persone di cui solo una decina sono ancora latitanti. (Ansa)
Strage di Capaci: due navi contro la mafia attraccano al porto
Migliaia di studenti di tutta Italia si sono imbarcati per arrivare domenica mattina a Palermo in occasione del 18° anniversario della strage di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre poliziotti della scorta: Antonino
Madrid, torero 'infilzato' al collo da cornata
Madrid, 23 mag. (Ansa) - "La morte è passata per un secondo nella bocca di Julio Aparicio", scrive El Mundo, dedicando - come quasi tutta la stampa spagnola - ampio spazio e una grande foto al torero ferito ieri in maniera spettacolare da un toro a Madrid nella 16/a corrida della "feria" di San Isidro. Il torero era caduto e si trovava a terra quando 'Opiparo', un toro di 530 chili, lo ha colpito con una cornata che è penetrata dal collo ed è uscita dalla bocca dell'uomo, che è stato sollevato da terra, mentre il pubblico nell'arena de Las Ventas ammutoliva. Per pochi millimetri non è stata colpita l'aorta. Subito ricoverato e operato, riferisce Abc, Aparicio è stato dichiarato in stato "molto grave", ma non in pericolo di vita. (Ansa)
Cremato prima di esequie: no chiesa
La salma è stata cremata prima del funerali, quindi non può entrare in chiesa e niente esequie. E' accaduto a Bologna, nella parrocchia di San Marino di Bentivoglio, in occasione delle esequie di un esule ungherese di 70 anni. "Il parroco non ci aveva avvertito, assicurando che non ci sarebbero stati problemi, altrimenti avremmo celebrato il funerale prima della cremazione", hanno criticato le figlie del defunto. Così ci si è trovati con i parenti in chiesa con il sacerdote per la messa, e fuori, su un tavolino, l'urna con le ceneri e la foto di Janos Willmann, che arrivò in Italia nel 1956 e che dopo la morte aveva disposto di essere seppellito in patria. Vietato entrare per lui: la cremazione era avvenuta prima del funerale, mentre le regole della diocesi di Bologna prevedono il funerale prima della cremazione, con la presenza del corpo, riferisce l'edizione bolognese del Resto del Carlino -. "Sono stati loro a non spiegarsi con me. Le regole sono queste", ha replicato don Saul Gardini, supportato dal vescovo ausiliare, mons.Ernesto Vecchi. "L'urna non poteva entrare in chiesa", ha aggiunto. Vecchi conosceva Willmann, che in gioventù fu tra i 'ragazzi del cardinal Lercaro': "Siamo dispiaciuti per quanto accaduto, tra un mese celebreremo una messa di suffragio per lui". Ora le ceneri dell'uomo sono custodite nella sua abitazione; nei prossimi mesi saranno portate in Ungheria per essere seppellite nella tomba di famiglia.
Fonte: TG Com
Iscriviti a:
Post (Atom)